La Paganese ha un imperativo: vincere

Col Barletta insegue i primi 3 punti al “Torre” . Maurizi a rischio esonero: «Siamo in emergenza ma c’è bisogno della svolta»

PAGANI. Oggi non esistono per la Paganese di Maurizi scusanti: contro il Barletta c’è l’obbligo di festeggiare la prima vittoria casalinga. Sfida delicata soprattutto per il tecnico, a rischio esonero: «La mia posizione è un aspetto piuttosto relativo, rispetto a quello che può essere un discorso generale. La gara con il Barletta è importante perché dobbiamo vincere per dare un segnale a noi stessi, alla tifoseria, alla società. Solo con i tre punti sarà possibile ritrovare fiducia, perché dopo sette sconfitte è venuta meno».

Mancheranno alla contesa gli infortunati Lanteri, William, Diedihou, Garofalo e Valle, oltre allo squalificato Franco. «Abbiamo scelte obbligate a centrocampo con tre calciatori che hanno le capacità per essere titolari. Ma sapete che a me non piace parlare degli assenti. Leggo, però, tutti i giorni che il Barletta si lamenta delle sue assenze, in particolare di Allegretti, e allora non posso fare a meno di ricordare che a noi mancano quattro-cinque calciatori, dall’inizio della stagione ma non non ne abbiamo fatto una tragedia perché ci sono sostituti all’altezza ed in grado di vincere la partita con il Barletta».

Oggi si attende dalla Paganese una svolta anche mentale: «Non esiste un rimedio per tutti i mali. È logico che siamo intervenuti su alcuni nostri limiti, su alcuni aspetti soprattutto mentali che ci stanno bloccando in questa fase e spero di vedere dei miglioramenti a partire da oggi, perché questa squadra in allenamento riesce a esprimersi bene ma non fa altrettanto nelle gare ufficiali».

Arriva al “Torre” una squadra che non ha mia vinto, che vanta il peggior attacco, e che è priva di elementi come Allegretti, La Mantia, D’Errico (squalificato), pur avendo recuperato Picci e Maccarone. «Il Barletta - prosegue Maurizi - è un squadra rognosa, con modulo speculare al nostro. Sarà difficile assistere ad una bella partita. Bisognerà far leva sulle individualità». Poi l’allenatore degli azzurrostellati entra nei particolari tattici. «Amelio è un calciatore che non ha caratteristiche da esterno nel 3-5-2 ma ottimo in una difesa bloccata - spiega il tecnico azzurrostellato che conferma la fiducia ad Iraci- Domenica ha fatto molto bene, s’è trovato anche a tu per tu con il portiere, anche se bisogna migliorare nelle due fasi. In questo momento è impensabile cambiare modulo, anche se ripeto il 3-5-2 è un modulo bloccato. Ma passare al 4-4-2 o ritornare al 3-4-, non è proponibile per l’assenza in rosa di calciatori con determinate caratteristiche. Inoltre, quando si sposa un modulo bisogna pensare oltre agli undici in campo anche agli eventuali cambi, all’intera struttura di squadra e per noi venuti a mancare dall’inizio determinati calciatori ora non è possibile modificare in corso. Meglio continuare sul 3-5-2 che con i tre difensori ci dà la superiorità a centrocampo».

Intanto oggi ci sarà l’esordio interno di Giampà, dopo il debutto a Pisa: «Devo ringraziare Giampà - sostiene Maurizi - per la sua disponibilità verso la squadra e me stesso. Nnostante sia nato esterno, si è adattato interno. Ci sarà molto utile».

Peppe Nocera

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