La nuova era dei granata in un libro

All’Ept il volume di Nardiello e Ianuale: saranno ospiti Perrone e Menichini

SALERNO. “Salernitana 19:19”, libro scritto da Pietro Nardiello e Nicola Ianuale (Printart Edizioni) sarà “sfogliato” stasera alle 18.30 in via Velia, sede dell’Ente Provinciale per il Turismo. In 127 pagine intrise di passione e zeppe di ricordi, gli autori consegnano al lettore un lavoro non storico né statistico ma di letteratura sportiva: hanno raccolto storie e testimonianze dell’era Lotito-Mezzaroma; hanno mischiato e cucito aneddoti e filastrocche, storie belle e storie tristi che però diventano belle lo stesso, perché fanno parte dell’epopea granata. Così il racconto dell’impresa di Catanzaro, campo ostico espugnato in serie C grazie a un lampo di Cristea, comincia con un salto indietro e il flashback di Maurizio Lanzaro che a Roma, ancora bambino, sotto la pioggia, mano nella mano col papà, ottiene autorizzazione ad allenarsi a Trigoria: diluvia “ma devi andare, tocca a te”, perché un uomo vero tiene fede agli impegni, costi quel che costi. Prima di Catanzaro, “piove” di nuovo sul volto di Lanzaro: il padre sta per morire ma gli dice di nuovo di andare, di giocare la partita. Menichini lo abbraccia, Pestrin gli cede la fascia di capitano: tutti insieme scrivono un pezzo di storia e, con la propria testimonianza, pure un pezzetto di libro. Il titolo Salernitana 19:19 non è soltanto il richiamo all’anno di fondazione della Bersagliera ma anche la lancetta del destino che si ferma al punto giusto nel momento giusto. È il “rintocco” della serie B, c’è Calil che trasforma il calcio di rigore nella stessa porta presa di mira da Carrus con il Verona negli amari playoff per la serie B. «Fossero stati vinti – scrive Nardiello – non avrebbero comunque cambiato il corso degli eventi». Pochi giorni dopo il capolinea calcistico e il fallimento, al Comune di Salerno si presentano Lotito e Mezzaroma. Molto diversi ma con lo stesso obiettivo: riportare in serie B la Salernitana. Ci riescono “dalla serie D alla B, alzando Coppe”, ricorda il titolo del libro che parte dalla pietra miliare del progetto Salerno Calcio e dallo smarrimento che assale un bambino quando arriva allo stadio e vede maglie non granata ma blaugrana. Con Carlo Perrone alla guida (stasera tra gli invitati insieme a Menichini, Lanzaro, Chirieletti, una nutrita delegazione della Salernitana) la Bersagliera ritrova marchio, colore e denominazione ma anche la promozione dalla D alla C2 e poi il salto in C1.

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