La Nocerina sfila davanti a Palazzi

Primi interrogatori dell’inchiesta aperta dalla Procura Federale sui fatti dell’Arechi. La società rososnera punta a cavarsela con un’accusa di violazione dei principi di lealtà sportiva

Dal campo di Pontedera all’ufficio della Procura Federale. Si comincia con Peppe Rizza e Giancarlo Malcore. Rinviata ad altra data, invece, l’audizione di Kris Jogan e Carlo Cremaschi, che per impedimenti personali sono stati costretti a saltare la prima convocazione di Palazzi per l’indagine Figc su Salernitana-Nocerina dello scorso 10 novembre. I calciatori rossoneri saranno assistiti dal legale scelto dall’Associazione Italiana Calciatori: si tratta di Alessio Piscini. Sul tavolo di Palazzi, tante carte arrivate. Ci sono quelle della Commissione Vigilanza Nocerina sul Codice Etico, firmate dal presidente Pino Iodice ed autenticate dall’avvocato Pasqualina Sabetta: deposizioni firmate da parte di tutti i tesserati, attestanti lo stato d’animo non idoneo a scendere in campo quel giorno a causa della mattinata particolare vissuta a Mercato San Severino in fase di partenza. Poi i referti di arbitro, commissario di campo e inviati dalla Procura Federale presenti all’Arechi quella domenica. Il supplemento di referto, fatto passare in questi giorni come una sorta di prova in più a danno della Nocerina, non sarebbe stato presentato dalla Procura Federale ma dell’arbitro in persona, che avrebbe udito dirigenti della Nocerina invitare i calciatori a parlare della minacce in sede di interrogatori. La Nocerina punta ad uscirsene con una responsabilità oggettiva non per illecito sportivo ma per violazione dei principi di lealtà sportiva.

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