La Nocerina ha un chiodo fisso: vincere

Al San Francesco contro il Pisa c’è la possibilità di accorciare il distacco dalle prime. Ma in attacco è piena emergenza

NOCERA INFERIORE. Comincia un altro campionato, fase abusata ma in questo caso adatto allo scopo. Comincia il campionato che può portare la Nocerina verso un nuovo sogno chiamato serie B. Sette partite quasi tutte d’un fiato. Quattro fuori e tre in casa, con scontri diretti e derby. Nulla è decisivo in partenza.

Oggi ad esempio, oltre all’impegno molosso, c’è la possibilità teorica di godere degli sviluppi della partitissima Perugia-Latina ma anche di eventuali inciampi dell’Avellino sul campo del Sorrento pericolante. Situazioni potenzialmente favorevoli a patto di battere il Pisa, squadra di qualità, in regresso di punti più che di prestazioni.

I problemi. Non vi arriva nelle condizioni ideali la squadra di Auteri. Troppe assenze, tutte concentrate in un solo reparto. Oggi sarà attacco di assoluta emergenza in considerazione delle assenze in contemporanea degli infortunati Mazzeo e Negro oltre che dello squalificato Pepe. Gran parte del peso offensivo ricadrà quindi su Felicione XIII, il nome affibbiato a papa Evacuo, capocannoniere del torneo,. Evacuo è prontissimo a caricarsi sulle spalle, fin troppo larghe, la responsabilità di giornata. Dovrà fare pure attenzione al cartellino: è in diffida da tempo, deve scongiurare il pericolo del giallo per potersi regolarmente presentare al derby con l’Avellino dell’altro lunedì. Accanto allo scafatese, inediti partner. Terza chance da titolare per il rapido pugliese Nicola Russo, titolare fin qui con esiti alterni in partite come Frosinone e Latina. Subentrante in tante altre occasioni, compresa l’andata a Pisa, quando siglò il pareggio nel final. E il terzo? Avanza il raggio d’azione di Ciccio Corapi, pronto a completare la serie personale di ruoli e reparti d’annata trasformandosi in attaccante con compiti alla Mazzeo, cioè giostrare in maniera da evitare punti di riferimento all’avversario, inserendosi tra le linee, indietreggiando per sottrarsi alla guardia feroce.

Le certezze. Il derby ha mostrato ancora una volta che Bruno e De Liguori rappresentano le bandiere mediane di una squadra che senza di loro non ha senso e che con loro due al massimo può vincere quando e come gli pare. Non sono al massimo ma daranno il massimo, sentendo l’importanza del momento. Completerà il reparto l’eclettico Garufo, stantuffo laterale nei giorni normali ma anche centrocampista adattato con discreti risultati quando c’è da modificare qualcosa e subentrare a qualcuno. A proposito di certezze, i giovani signori del pacchetto difensivo vorranno confermarsi dominatori assoluti dopo il gran derby disputato: la coppia Baldan-Chiosa per mettere la museruola ad attaccanti avversari di tutto rispetto con l’aiuto a sinistra del Giuliatto apparso rinato e del Daffara solido a destra.

Il tifo. Sarà numeroso e abbondante in calore, il derby vinto ha riavvicinato ulteriormente la piazza alla squadra. Nel giorno della ormai solita e ricorrente necessità di vincere, abbonderà il rossonero in tutti i settori.

Marco Mattiello

©RIPRODUZIONE RISERVATA

SEGUI GLI AGGIORNAMENTI

SUL NOSTRO SITO

WWW.LACITTADISALERNO.IT