La Nocerina fa una goleada per non perdere la forma

Dodici reti nell’amichevole di ieri mattina contro la Primavera della Juve Stabia Fontana ha dato spazio un po’ a tutti gli elementi rimasti ancora in organico

NOCERA INFERIORE. Novanta giorni dopo il disastro, quattordici dopo l’ultima partita giocata, dieci dopo la stangata, cinque prima della speranza, chissà se quindici prima di tornare a cimentarsi in campionato.

Sabato mattina, campo sempre più precario nell’erba: la Nocerina deve “sbariare” un po’, cioè mettere sul terreno di gioco, inseguendo e calciando un pallone, quel che ha tenuto dentro in giorni pesanti, attraversati persino da pianti.

La Juve Stabia Primavera è sommersa di gol: saranno in totale 12. Si sperimenta il 3-5-2, possibile nuova scelta di Gaetano Fontana, per l’auspicato giorno della riabilitazione. In porta va Falcone. Difesa con Vilkaitis, Sabbione e Kamana. A centrocampo Lepore, Remedi, Scuotto, Di Prisco e Crialese. In avanti Martinez e Danti.

Fallo su Danti, segna Lepore dal dischetto: combinazione tra i due big che difficilmente ritroveranno la partita vera per la stagione in corso. Fortino rileva Danti per precauzione. Fa gol lo squalificato che più degli altri ha chance di rientro: bis di Remedi, capitalizzando il prezioso assist arrivato Crialese. Tocca al paraguaiano Martinez, quello dell’aereo perso dopo Natale ed il timore di squalifica già cancellato, andare a battere il portiere avversario sull’uscita. Il quarto squillo è di Fortino, uno che in campionato non è riuscito mai a giocare e che vorrebbe avere l’opportunità. Il quinto è di Di Prisco, che pensa alla nuova convocazione azzurra di Bertotto. Esce prima pure Lepore, al suo posto c’è Di Palma.

Nella seconda frazione di gioco c’è spazio per Prisco (in attesa d'ingaggio), Vitale, Hottor, Kostadinovic, Aprile, Evacuo, Ficarrotta e Polichetti. Sesta segnatura firmata Evacuo, prima traversa e poi goal per uno dei prosciolti e sempre smaniosi.

Aprile, il mediano diciottenne con la barba, da sinistra crossa basso per il secondo acuto personale del pimpante Fortino. Di potenza s’aggiunge al bottino Vitale, uno che era stato escluso prima del disastro e che da poco ha ritrovato il pieno inserimento nel gruppo. Ancora Evacuo, felice con la lettera piccola visto che la grande spetta sempre al cannoniere fratello maggiore. Il decimo sigillo è opera del ghanese Hottor, un sospeso tra speranze di proscioglimento e condanna a finire prima la stagione tratteggiata per lui dal Milan col prestito formativo a Nocera.

L’undicesimo spetta Ficarrotta, altro prosciolto già, sfruttando il taglio di Evacuo, che completa il tutto col gol numero 12 alle 12 di uno strano e transitorio sabato.

Marco Mattiello

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