La Nocerina allo stadio riabbraccia Citarella

Il patron ieri al “S. Francesco” per un colloquio con mister Auteri e il ds Pitino Evacuo sogna il gol dell’ex a Frosinone: «A Barletta ci sono andato vicino»

NOCERA INFERIORE. Conta più il ritorno al campo del patron o il ritorno al gol del bomber? Tutte e due. Per adesso c’è solo il ritorno di Giovanni Citarella per la questione gol del bomber magari se ne riparlerà proprio a Frosinone, quando Felice Evacuo vestirà i panni dell’ex.

Citarella mancava al San Francesco dello scorso 28 maggio: tenne una conferenza stampa per affermare quasi certezza di B e per confermare Auteri e Pitino. Quattro mesi dopo, è ricomparso. Non sa ancora se il permesso lavorativo potrà estendersi alle funzioni calcistiche, nel senso di presenza fisica alle partite. Intanto ha salutato la squadra - in attesa di parlare realmente con la stessa -e si è intrattenuto a colloquio con allenatore e direttore sportivo per cercare di capire alla svelta problematiche e situazioni del momento.

La sua presenza ha fatto effetto, tipo la voce del padrone: tutta un’altra storia la presenza fisica pur constatando che la regia operativa non è mai mancata. Pomeriggio non di contestazione ma di chiarimenti. Una delegazione di tifosi, prima dell’allenamento, ha chiesto un colloquio con squadra e tecnico. Hanno parlato Bruno e Auteri, dicendo che l’impegno è massimo e che non esiste alcun problema interno.

A fine seduta, conferenza stampa del bomber. È ancora all’asciutto Felice Evacuo: »Devo migliorare io, deve migliorarsi la squadra. È un cammino di crescita, indispensabile per una squadra completamente nuova. I tempi? Non ho la sfera di cristallo, vorremmo tutto e subito. Voglio solo far notare che l’anno scorso la mia squadra, cioè lo Spezia, partì malissimo per poi stravincere».

E le situazioni tattiche? Lo spogliatoio non ne parla affatto: «Non sono problemi nostri, tutti pronti a fare quel che vuole l’allenatore. A Barletta ho fatto anche l’esterno sinistro? Non appartiene alle mie caratteristiche ma in quel momento secondo l’allenatore servivo in quel modo. Il problema principale? Crescere come squadra, far di più e meglio nell’elaborazione della manovra, cercare di mettere tanti palloni per gli attaccanti». Accenna all’esperienza a Frosinone: «Bell’annata di B. Me ne andai per sposare un altro progetto, quello del Benevento. A Barletta mi sono avvicinato al gol. Magari arriva domenica».

Marco Mattiello

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