LA LEZIONE DELLE ULTIME STAGIONI

di PIERO DELLE CAVE Il campionato è alle porte, il modus operandi della Salernitana è praticamente sempre lo stesso. In ritiro (una volta per società e allenatori era il periodo più importante della...

di PIERO DELLE CAVE

Il campionato è alle porte, il modus operandi della Salernitana è praticamente sempre lo stesso. In ritiro (una volta per società e allenatori era il periodo più importante della stagione) si parte con determinati uomini, poi il copione cambia nell’immediata vigilia degli impegni che contano. La preoccupazione del tecnico Giuseppe Sannino è largamente comprensibile: dovrà comporre il mosaico con i nuovi pezzi (in prova c’è anche l’olandese Hicham Faik) nel poco tempo disponibile. Rosina, Joao Silva e Improta sono buoni calciatori ma hanno bisogno di tempo e allenamenti per mettersi al passo con i compagni di squadra.

In attacco la Salernitana è abbastanza coperta. Il vero problema sembra la difesa che è già in emergenza: Schiavi e Tuia sono malconci, Sannino si ritrova con Bernardini e il giovane Mantovani che, pochi giorni prima della trasferta in Liguria, sarà con la nazionale under 21 di serie B. In quel reparto non ci sono alternative.

La storia degli ultimi anni si ripete. Si costruisce troppo tardi e si utilizza la prima parte della stagione come una fase di rodaggio. Una strategia che comporta più di un rischio. Ricordiamoci cosa è accaduto lo scorso anno. Per dirla alla Claudio Lotito: errare humanum est, perseverare autem diabolicum. Sarà servita la lezione? Tra cinque giorni il primo (per fortuna non definitivo) verdetto.

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