SCUOLA CALCIO

La “famiglia” del Santa Maria lancia talenti in prima squadra

I giovani cilentani protagonisti

CASTELLABATE - «Quando partimmo con questo progetto non erano in molti a crederci. Oggi siamo invece un modello di riferimento». Esordisce così Francesco Tavassi, presidente della Polisportiva Santa Maria 1932, quando si parla della “sua” cantera, un Settore Giovanile che conta oltre 200 allievi. Un lavoro certosino e quotidiano che ha portato la società cilentana a potersi fregiare del brand di “scuola calcio d’élite”, in grado di formare ogni anno talenti e di rappresentare un punto di aggregazione sportiva e sociale per tanti giovani. «Ringrazio i ragazzi e i genitori che credono nel progetto e sono certo che vedremo tanti giovani calciatori esordire in prima squadra, magari in un campionato di categoria superiore», aggiunge il numero uno del sodalizio giallorosso. Gli fa eco Domenico Giannella, responsabile del settore giovanile insieme ad Antonio Spinelli, Carmine Di Napoli e Angelo Nicoletti. «L’esordio di Romano, classe 2001, con la prima squadra - spiega Giannella - è la prova che il settore giovanile funziona in maniera ottimale e che finalmente sta raccogliendo i frutti di un lavoro di appena 16 mesi. Inoltre, ci sono anche altri 2001 già sotto la lente d’ingrandimento del mister della prima squadra e che presto potrebbero fare il loro esordio». E, poi, aggiunge: «Voglio complimentarmi con tutti gli istruttori che stanno dimostrando grande attaccamento ai colori giallorossi». Altri risultati importanti erano già giunti in estate con il passaggio alla Salernitana di quattro under 16: Lorenzo Della Torre, Oreste Magno, Gregorio Stratoti e Marco Di Mauro. A rendere più forte tale realtà, infine, c’è stata anche l’affiliazione con la Jugend Agropoli, che ha sancito l’unione sportiva tra due realtà importanti del calcio locale con oltre 300 ragazzi tra Castellabate e Agropoli. «Stiamo cercando di crescere e migliorare anno per anno, - aggiunge il direttore generale Alberico Guariglia - perché il nostro progetto è incentrato esclusivamente sui giovani e perché così facendo potremmo toglierci tra qualche anno la soddisfazione di partecipare a campionati più importanti con i giovani della nostra cantera. Vogliamo rendere la Polisportiva un vero e proprio polo del calcio giovanile e se continuiamo su questa strada abbiamo tutte le potenzialità». Ragazzi che, settimana dopo settimana, si fanno valere sui vari campi della Campania e della provincia di Salerno. «Già l’anno scorso abbiamo tagliato traguardi importanti - evidenziano i dirigenti del club - e anche quest’anno ci auguriamo di poter fare la stessa cos. Ma, al di là di tutto, da queste parti, la prima cosa che conta è far stare insieme e bene tutti i ragazzi, dai più piccoli ai più grandi perché la Polisportiva, come dice sempre patron Tavassi, «è una grande famiglia».