BOCCE

La Enrico Millo sogna con Noviello

Colpo del club di Baronissi per la prossima stagione, patron Montuori punta in alto

BARONISSI - Dopo la salvezza in serie A ottenuta all’ultima curva e senza playout al termine della sfida-spareggio con L’Aquila, la Bocciofila Enrico Millo di Baronissi lancia il guanto di sfida al campionato di raffa. «Vogliamo respirare aria d’alta quota, dobbiamo essere temuti in ogni parte d’Italia», dice il direttore tecnico e presidente Franco Montuori mentre presenta, spalle alle corsie di gara, il nuovo acquisto Tonino Noviello. È un grande colpo di mercato: ha fatto parecchio rumore tra i bocciofili campani e fuori regione. Noviello, originario di Cava de’ Tirreni ma con lunghi trascorsi al Nord e Centro Italia (Treviso, Roma, Frosinone) è un giocatore d’élite: 38 anni di attività boccistica sulle spalle e tra le mani, 3 anni di militanza in serie A e una ventina in B, giocatore di categoria A dopo 6 anni di fila in A1, oltre 400 gare vinte, 1 titolo italiano allievi, una promozione dalla B alla A conquistata con la Pinetina. «Noviello è un’aggiunta al nostro roster già competitivo - precisa Montuori -. È un uomo del Sud, conosciutissimo dai campioni della raffa. Si presenta al caloroso e numeroso pubblico della “Millo” reduce dalla vittoria del titolo italiano nel campionato per società, con la Cacciatori di Nocera Superiore. Persona perbene e misurata, sposa i colori del club e rispecchia i valori della nostra società. Entra in punta di piedi nel nostro Circolo Bocciofilo, fondato nel 1893. Troverà qui una marea di amici, a partire dal capitano Francesco Santoriello. Cementiamo il gruppo e proviamo a toglierci belle soddisfazioni. Vorremmo respirare aria d’alta classifica, dopo la salvezza ottenuta quest’anno all’ultima giornata. Con Noviello completiamo un roster formato da giocatori provenienti esclusivamente dalla provincia di Salerno. Ai nostri avversari potremo dire con orgoglio e fierezza “Benvenuti al Sud”». Emozionato come un alunno al primo giorno di scuola, nonostante abbia compiuto da pochi giorni 50 anni, Noviello ricorda che «la prima volta su un campo di bocce fu a 12 anni, con mio zio» e assicura che «la vittoria più bella è quella che ancora deve venire». «Mi sento in famiglia, è la prima volta che disputo un campionato di serie A nella mia provincia, giocando a pochi chilometri da casa e mia moglie sarà contenta. Il presidente mi ha chiesto esperienza ma la Enrico Millo ha tanti “giovani-vecchi”. Insieme a Santoriello, il capitano, ho giocato 10 anni nei bocciodromi d’Italia. Mario Scolletta è il futuro di questo sport». Seguita dal dirigente Massimo Fiore, la rosa è completata da Raffaele Ferrara, Gennaro Laudato, Giuseppe Califano, Giuseppe Cappuccio.

(p.t.)