IL CASO

La Digos chiude le indagini Ginestra a rischio

SALERNO. Per il Commissariato di Lamezia Terme, il capitolo Ginestra non è ancora un caso chiuso. “Il lavoro è tuttora in corso”, filtra dalla Calabria. Gli uffici della Digos hanno analizzato tutti...

SALERNO. Per il Commissariato di Lamezia Terme, il capitolo Ginestra non è ancora un caso chiuso. “Il lavoro è tuttora in corso”, filtra dalla Calabria. Gli uffici della Digos hanno analizzato tutti i filmati della partita, zoomando più volte sulla testata che il calciatore granata ha rifilato al centrocampista lametino Giuffrida, indicato dalla Salernitana come il provocatore. In sede sportiva, la vicenda si è conclusa con tre giornate di squalifica per Ginestra, confermate anche dalla Corte di Giustizia Federale cui il club granata era ricorso per ridurre la pena. Strascichi ancora possibili in sede ordinaria? Approfondimenti e valutazioni sono ancora sulla scrivania del Commissariato calabrese che si appresta a rappresentare al questore di Catanzaro l’esito dell’indagine. Al D’Ippolito la testata del calciatore è stata ripresa non solo dalle emittenti televisive ma anche dalle telecamere della polizia scientifica che ha girato tutto ai colleghi della Digos. Da ambienti istituzionali si apprende che la valutazione finale, comunque discrezionale perché toccherà prenderla al questore di Catanzaro, fa leva su fatti oggettivi.

«Quale Daspo? – ha più volte ribadito la Salernitana – attraverso l’avvocato Gentile – la vicenda è chiusa perché si è già consumata in ambito sportivo, con le tre giornate di squalifica comminate al calciatore della Salernitana». A Lamezia, però, stanno valutando la portata del gesto e, soprattutto, cercano di capire fino a che punto abbia avuto ripercussioni sulla gestione dell’ordine pubblico. Insomma la valutazione finale, che dovrà prendere il questore, ruoterà intorno a questo interrogativo: Ginestra solo giocatore indisciplinato, in seguito ad una provocazione subita, o anche istigatore? Alla seconda ipotesi, la Salernitana non vuole assolutamente pensare. Le carte, però, continuano a viaggiare da una scrivania all’altra.