La Cavese cerca risposte in Tribunale

Giallo sull’intossicazione alimentare che ha colpito il gruppo metelliano. Vertolomo: «Vogliamo sapere se c’è stato dolo»

CAVA DE’ TIRRENI. La Cavese ha fatto ritorno a Cava da San Severo solo nella notte tra domenica e lunedì, intorno alle 3, dal momento che il gruppo metelliano ha lasciato dopo mezzanotte l’ospedale del centro pugliese, dove alcuni giocatori hanno avuto bisogno di ricorrere anche a delle flebo al termine della partita persa (3-1).

La quasi totalità dei tesserati è stata colpita da problemi gastrointestinali dovuti a intossicazione alimentare (poi confermata dalle analisi): tra i calciatori più debilitati De Stefano (che non ha giocato nemmeno un minuto), Marzullo (non nella sua giornata migliore in campo), Manzo (per il quale la sostituzione al 40’ della ripresa sarebbe stata necessaria per i postumi del malessere), e il portiere Napoli e un componente dello staff tecnico che avrebbe mangiato con i giocatori. Sarebbe invece da escludere un’influenza per tutta la squadra dato che l’unico giocatore che nei giorni precedenti era stato vittima della febbre (che sabato non era ancora superata) era stato Platone, per il quale la Cavese aveva chiesto e ottenuto una camera singola allo scopo di evitare un possibile rischio contagio.

I metelliani avrebbero avvertito i primi malesseri domenica notte nel ritiro di Lucera (precisamente al Palace Lucera Hotel), dopo aver mangiato delle verdure che si teme fossero avariate, e quasi tutti si sarebbero venuti a trovare in condizioni precarie: nella mattinata del giorno successivo è stato necessario chiamare il 118, sono stati presi i medicinali necessari, e la società dopo aver presentato la denuncia ai carabinieri avrebbe informato anche l’arbitro Curti di Milano. Tuttavia è da escludre che ci possano essere conseguenze di quanto accaduto sul piano della giustizia sportiva: il risultato di 3-1 maturato sul campo dal San severo non dovrebbe essere in discussione.

Ieri calciatori e staff tecnico, su indicazione della dirigenza metelliana sono rimasti in silenzio. A parlare, invece, è stato il co-presidente della Cavese Andrea Vertolomo: «Appena saputo della dissenteria e dei dolori addominali che avevano avuto i giocatori, ci siamo recati subito in albergo. Siamo stati al commissariato di Lucera dove non hanno voluto prendere la denuncia, e allora siamo andati dai carabinieri di San Severo alle 13.30 di domenica, e lì abbiamo avuto soddisfazione. Il direttore dell’albergo aveva detto che sui duecento presenti sabato a cena, solo i nostri giocatori si sarebbero sentiti male, una circostanza paradossale. Non posso dire se la Cavese sia stata condizionata in campo o meno da quanto capitato, ma sarà la magistratura ad accertare se ci sia stato dolo».

Sarebbe, infine, solo un’illazione la presunta relazione tra la proprietà dell’albergo lucerino, dove i giocatori metelliani hanno pernottato, e il San Severo. Lo stesso direttore della struttura avrebbe smentito rapporti col club pugliese, pur essendo possibile vedere il logo del Palace Lucera Hotel tra gli sponsor del San Severo . I giocatori della Cavese oggi resteranno a riposo.

Orlando Savarese

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