La Campania porta bene a Mandorlini e Verona

Scaligeri ad un passo dalla A dopo la vittoria al Menti. Il ritiro blindato a Vietri tra foto e qualche sfottò

SALERNO. Scaramantico, come il più incallito meridionale. Il Sud, e la Campania, portano bene al Verona, a Mandorlini. Due anni dopo la sconfitta indolore all’Arechi che valse la promozione in B, scaligeri e tecnico vedono spalancarsi le porte della A. Al Menti di Castellammare di Stabia il tris alle vespe avvicina l’obiettivo. Sabato al Bentegodi match-ball con l’Empoli: grazie ai risultati di Sassuolo e Livorno (sabato scontro diretto), la vittoria significherebbe promozione diretta. Una sfida attesa, quella del Menti, preparata dagli scaligeri a due passi da Salerno, «da quell’inferno», come lo definiì il tecnico, dal quale il Verona riuscì ad uscire indenne. Ritiro a Vietri sul Mare, al Lloyd’s Baia: hotel presidiato dalle forze dell’ordine, controllato minuziosamente come un fortino. Bambini e curiosi a caccia di foto e autografi: niente trambusto. Indifferenza sconfitta solo nella notte di venerdì e nelle ore prima del trasferimento almenti, quando la notizia è diventata di dominio pubblico, quando qualche gruppetto di tifosi è andato a “svegliare” la truppa scaligera ed a ricordare a Mandorlini - protagonista di quel “Ti amo terrone” - che qui proprio non è amato. «Ora manca solo una finale, abbiamo fatto risultato su un campo difficile, mai caduti nelle provocazioni, forse l’ho fatto io...». Appena rientrato in panca dall’ennesima squalifica (due giornate e 5mila euro di multa per frasi ingiuriose all’arbitro) il tecnico ha persino trovato il tempo di scherzare «Braglia è un vulcanico ed è l’unico che riesce a battermi in quanto a squalifiche e multe...». Menti blindato, oltre 300 tra carabinieri e poliziotti a presidiare, dentro e fuori, lo stadio. Biglietti vietati a Napoli e in tutta la provincia di Salerno: la Digos temeva pericolose infiltrazioni. Che non ci sono state: i tifosi del Napoli e della Salernitana si sono tenuti alla larga. Anche se tensioni e scontri non sono mancati: a fine gara le forze dell’ordine sono intervenute con manovre di alleggerimento per assicurare un tranquillo deflusso della tifoseria scaligera verso l’uscita della città. Dispersi alcuni facinorosi che s’erano radunati lungo le traverse laterali. Il prossimo anno tornerà la sfida al San Paolo mentre gli ultras granata contano i giorni da un confronto al momento distante due categorie.