L’Italvolley stacca il biglietto per Rio

Impresa alla World Cup: batte anche la Polonia e ottiene il pass per le Olimpiadi

Gli azzurri al termine di un torneo eccezionale (10 vittorie in 11 incontri) hanno centrato l’obiettivo principale del loro viaggio in Giappone: il lasciapassare per i Giochi. Traguardo particolarmente significativo che permetterà a Blengini e ai suoi ragazzi di progettare con calma la stagione che porta alle Olimpiadi. Contro la Polonia l’Italvolley era obbligata a vincere 3-0 o 3-1. Insomma doveva giocare una finale sapendo di partire ad handicap, ma questo non ha spaventato Buti e compagni che sono entrati in campo decisi e determinati e ne sono usciti festanti e felici.

L’Italia ha lottato e sofferto nel primo set vinto di misura, ha subito il ritorno dei campione del Mondo nel secondo. Nel terzo è stata ancora la Polonia a partire lanciata, ma il 6-3 in suo favore si è presto capovolto e l’Italia è tornata avanti nel punteggio e nel gioco.

Con una determinazione quasi feroce, spinta dalla prova eccellente in attacco di Juantorena e Zaytsev, confortata dalle difese di Lanza e Colaci, ispirata dai palleggi di Giannelli, coperta dai muri di Piano e Buti, la squadra di Blengini ha subito imposto il suo gioco anche nel quarto. Quando il servizio del polacco Buszek è finito fuori campo, sancendo la vittoria tricolore, è esplosa la festa. L’Italia si qualificata per i Giochi di Rio de Janeiro. Per gli azzurri è l’undicesima partecipazione consecutiva alla manifestazione a cinque cerchi.

Quella del volley è la prima squadra azzurra a tagliare l’ambito traguardo. A Londra salì sul podio, battendo la Bulgaria nella finale per il bronzo. Ora, prenotato il viaggio per Rio de Janeiro, si può continuare a sognare.

Grande soddisfazione, a fine gara nel clan azzurro. Queste le parole del ct Gianlorenzo Blengini: «Sono contento dei miei ragazzi che hanno dimostrato grande attaccamento e grande volontà. Ringrazio a tutti che questo risultato se lo sono meritato. Un grazie grosso anche al mio staff che ha fatto un buonissimo lavoro».