L’IMPERATORE DEL CILENTO

Anche l’Italia, finalmente, ha le sue medaglie, e mentre scrivo chissà, magari qualche altro nostro atleta avrà rimpinguato il bottino, perché è vero che l’importante è partecipare, ma vincere è...

Anche l’Italia, finalmente, ha le sue medaglie, e mentre scrivo chissà, magari qualche altro nostro atleta avrà rimpinguato il bottino, perché è vero che l’importante è partecipare, ma vincere è meglio. Rio 2016 è una scommessa, molti atleti hanno investito tanto in allenamenti e sacrifici e poi basta un nulla, e tutto sfuma. Prendete il povero Nibali, poteva vincere, ma una caduta gli ha rovinato la festa. Chi invece scommise e vinse sul Brasile è un nostro conterraneo, si chiamava Francesco Matarazzo da Castellabate, nato nel 1854 e morto nel 1937. Ovviamente per lui non si trattava di sport, ma di sopravvivenza. Ebbene, Francesco Matarazzo da Castellabate è stato il creatore di un immenso impero economico, forse all’epoca il più grande del Sudamerica, e precursore del processo emigratorio italiano in Brasile. Francesco, che fu ribattezzato Francisco, iniziò con la lavorazione dello strutto di maiale, per poi aprire oltre settanta aziende all’avanguardia operanti nei settori più diversi, impiegando circa ventimila persone, molte delle quali arrivate dall’Italia, e dal Cilento in particolare. Un imprenditore, per ciò che era l’epoca a cui ci riferiamo, che diventò un punto di riferimento e che lasciò ai suoi eredi il gruppo industriale più grande del Sud America. Sacrificio, abnegazione, intelligenza, e visto che i tempi sono cambiati e gli italiani non sono più così intraprendenti come agli inizi del novecento, facciamoci onore almeno nello sport.

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