L’Enrico Millo fa progetti da grande
Il presidente Montuori dopo la salvezza: «Tutti confermati per volare alto»
BARONISSI. «Il Crotone delle bocce s’è salvato con largo anticipo. Ha sognato in grande e ha cambiato maglia: ora somiglia alla Fiorentina». Franco Montuori usa una metafora calcistica per raccontare la favola della Bocciofila Enrico Millo di Baronissi, unica rappresentante del Sud nella specialità raffa di serie A. «Nel massimo campionato di bocce - dice il presidente - saremo di nuovo l’unica meridionale, la prossima stagione. Ci attendono salite e curve, viaggi in aereo e avversari costruiti per stravincere. Due gli obiettivi: riconfermarci e aggregare».
Lo dice mentre il simpatico Raffaele, responsabile della bouvette, mostra con orgoglio la sua ultima iniziativa: spunta anche un angolo libri nel silenzio del bocciodromo della frazione Aiello, illuminato dal sole. «È stato il nostro fortino e il nostro alleato - spiega Montuori indicando l’impianto e le piste - ogni sabato il pienone; qui a Baronissi, in casa nostra, abbiamo costruito la nostra salvezza e siamo stati anche ammazza-grandi, battendo la Caccialanza Milano che ha poi vinto lo scudetto e la Monastier Treviso, seconda. Abbiamo chiuso al settimo posto ma potevamo fare di più, perché nelle ultime 5 gare abbiamo vinto una volta e pareggiato in 4 circostanze, complice l’inesperienza. Con 4 punti in più avremmo chiuso a ridosso del treno di testa, in quarta posizione. La A è un patrimonio e l’abbiamo difesa a denti stretti. È diventata anche un traino, perché siamo riusciti ad avvicinare tanti giovani e tante famiglie». Il futuro cosa riserverà? «Voglio riconfermare tutti, perché questa squadra ha ancora ampi margini di miglioramento. La mia decisione l’ho comunicata ai giocatori e aspetto da tutti una risposta. La rosa può e deve restare invariata: Santoriello, Scolletta, Ferrara, Laudato, Califano, Cappuccio che è il più giovane e chiamo affettuosamente “cappuccino”. Ora il Circolo Enrico Millo rappresenta la punta di diamante del comitato di Salerno». Agenda zeppa di impegni: il 10 e 11 giugno a Milano il campionato italiano per province, convocati 5 giocatori della Millo: Scolletta e Santoriello (singoli), Cappuccio, Califano e Laudato (terna). Nelle stesse date, spazio anche al campionato italiano categoria C: la Millo sarà rappresentata da Fiore, Rago e Montuori.
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
Lo dice mentre il simpatico Raffaele, responsabile della bouvette, mostra con orgoglio la sua ultima iniziativa: spunta anche un angolo libri nel silenzio del bocciodromo della frazione Aiello, illuminato dal sole. «È stato il nostro fortino e il nostro alleato - spiega Montuori indicando l’impianto e le piste - ogni sabato il pienone; qui a Baronissi, in casa nostra, abbiamo costruito la nostra salvezza e siamo stati anche ammazza-grandi, battendo la Caccialanza Milano che ha poi vinto lo scudetto e la Monastier Treviso, seconda. Abbiamo chiuso al settimo posto ma potevamo fare di più, perché nelle ultime 5 gare abbiamo vinto una volta e pareggiato in 4 circostanze, complice l’inesperienza. Con 4 punti in più avremmo chiuso a ridosso del treno di testa, in quarta posizione. La A è un patrimonio e l’abbiamo difesa a denti stretti. È diventata anche un traino, perché siamo riusciti ad avvicinare tanti giovani e tante famiglie». Il futuro cosa riserverà? «Voglio riconfermare tutti, perché questa squadra ha ancora ampi margini di miglioramento. La mia decisione l’ho comunicata ai giocatori e aspetto da tutti una risposta. La rosa può e deve restare invariata: Santoriello, Scolletta, Ferrara, Laudato, Califano, Cappuccio che è il più giovane e chiamo affettuosamente “cappuccino”. Ora il Circolo Enrico Millo rappresenta la punta di diamante del comitato di Salerno». Agenda zeppa di impegni: il 10 e 11 giugno a Milano il campionato italiano per province, convocati 5 giocatori della Millo: Scolletta e Santoriello (singoli), Cappuccio, Califano e Laudato (terna). Nelle stesse date, spazio anche al campionato italiano categoria C: la Millo sarà rappresentata da Fiore, Rago e Montuori.
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