TERZA CATEGORIA

L’Atletico Battipaglia dice no alla violenza

Squadra in campo con una maglia contro le aggressioni agli arbitri

BATTIPAGLIA - Stop alla violenza sugli arbitri. È il messaggio che parte dall’Atletico Battipaglia, neonata società che milita nel campionato di Terza categoria che è pronta a mobilitare l’intero movimento del calcio dilettantistico della provincia di Salerno e della regione Campania contro le aggressioni ai direttori di gara sui campi di provincia: nel prossimo incontro di campionato i calciatori battipagliesi indosseranno delle magliette per dire no alla violenza sui campi. L’episodio che ha visto vittima Riccardo Bernardini, fischietto laziale di 23 anni della sezione Aia di Ciampino colpito da due persone dopo il match Virtus Olympia San Basilio-Atletico Torrenova e finito in ospedale con un trauma cranico, ha colpito Armando D’Ambrosio, 26enne presidente-calciatore del club della Piana del Sele, che ha immediatamente deciso di dare un segnale al mondo del calcio campano (e non solo) dopo quest’ennesimo episodio di violenza. La vicenda ha scosso molto D’Ambrosio che, prima di intraprendere la carriera da dirigente/atleta, ha un passato da arbitro: «Ho raggiunto la Prima categoria all’età di 17 anni - ha detto difensore nella squadra di mister Mariano Del Priore e numero uno del club battipagliese -. Ho un bellissimo ricordo dell’esperienza, ma negativo per quanto riguarda l’ambiente che si veniva a creare sui campi. Sono stati quattro anni intensi».

(do.gra.)