L’Arechi frutta un milione a Lotito

L’incasso lordo relativo alle gare di campionato: il Comune aspetta 11.500 euro

SALERNO. «Dovete venire allo stadio. Fin qui abbiamo ricevuto poco: se volete una squadra in serie B, occorre al botteghino uno sforzo da B». L’invito di Lotito rimbomba nella testa dei tifosi della Salernitana. Mezzaroma ci va più soft ma tocca lo stesso tasto, invita all’adunata: «Oltre le risorse dei soci, sarebbe utile contare su ricavi certi e attesi». In C2, quanti soldi sono arrivati dal botteghino? La Salernitana ha ricavato oltre 1 milione di euro (lordi) d’incasso. Non sono briciole, in Seconda divisione. La cifra vien fuori sommando i 650mila euro dichiarati a febbraio (13 gare, incluse l’amichevole contro la Lazio e la Coppa Italia) ai 370mila euro lordi indicati sul borderò che il club granata si accinge a consegnare al Comune di Salerno e alla Siae.

L’introito è dimezzato rispetto all’andata ma è dimezzato anche il numero di gare (7, esclusa la Supercoppa) che rientrano nel conteggio. Dall’Arzanese in casa al Gavorrano, Lotito e Mezzaroma hanno registrato un picco d’incasso (100mila lordi) nel match clou contro il Poggibonsi. È stato il più alto del campionato: 7296 spettatori contro l’Aprilia fruttarono 80mila euro lordi e 6172 paganti contro l’Aquila portarono al botteghino 65mila euro lordi. Nel girone di ritorno, i proprietari si sono, però, dovuti accontentare anche del minimo storico: 25mila euro contro il Gavorrano, meno della sfida d’andata al Campobasso (30mila).

Queste cifre conducono a una percentuale. Da convenzione, la Salernitana dovrà versare al Comune di Salerno il 3,5% sull’incasso. Quindi il Comune attende la seconda tranche di spettanze per 11500 euro. Sullo sfondo resta sempre l’Iva non saldata perché l’Ente e patron Lotito hanno opinioni diverse. Il presidente laziale dice che l’Iva è già pagata ogni volta che viene emesso un biglietto. «Perché, dunque, dovrei pagare al Comune di Salerno l’Iva sull’Iva?», ribatte. Il Comune non ha messo in piedi un contenzioso (non ci sono ingiunzioni né diffide) ma s’è fatto comunque vivo formalmente.

Con una lettera, ha richiesto ufficialmente le somme pendenti, ha ricordato a Lotito il saldo dell’Iva: 6 mila euro, 2mila dei quali riferiti alla passata stagione. Saranno pure spiccioli, ma finché non subentra una legge che dica il contrario - filtra da Palazzo di Città - si tratta di un credito da recuperare, pur nell’ambito di una serena dialettica di buon vicinato, anzi ottimo. (p. t.)