L’Arechi diventa uno smile E Armadino unisce gli ultrà

Coreografia spettacolare e da brividi che ha coinvolto i ventitremila spettatori Uno striscione rossoblù per il bambino cancella per un attimo cori e sfottò

SALERNO. Sorridi, Salernitana. È l’ora della felicità, prenditela. È il tuo momento Salerno, te lo sei meritato. Ora goditelo. Migliaia di smile ed un enorme “Because, I'm Happy” - in sottofondo le note di Pharrell - accoglie la Salernitana appena mette piede in campo. In quel momento entrano pure i tifosi casertani: nessuno se ne acccorge, nessuno li sentirà. Tutti a bocca aperta, ventitremila persone che sono la coreografia. Un unico blocco giallo, un muro. Uno spettacolo che non si può descrivere: bisognava viverlo. Chi c’era, non lo dimenticherà più. Come non dimenticherà una stagione così. Non è ancora estate ma la brezza che spira sull’Arechi è dolce, l’orizzonte è pieno di luce. “Cara Salernitana, i sogni sono belli come i tuoi occhi. E il bacio che cerco è l'anima”: così nei distinti, uno striscione di trenta metri porta pure il grande poeta salernitano Alfonso Gatto in uno stadio addobbato a festa, pronto ad esplodere al novantesimo di una stagione trascinante. Pieno due ore prima della gara, bambini e mamme che salgono le scale pronti ad affacciarsi sul catino come se fosse lo scivolo della felicità.

Sorride Salerno. Sorridi, Salernitana: due giorni per completare una scenografia firmata da Gigi Pacifico. Sorride Salerno, Sorridi, Salernitana: lo smile è ovunque, mentre in curva curano gli ultimi dettagli, nei distinti e in tribuna tutti gelosamente custodiscono il cartoncino consegnato all’ingresso: la curva è really Happy. Canterà e poi ballerà, dall’inizio alla fine.

Prima, due ore di attesa, spese tra musica, cori, canzoni, applausi. Quando i granata entrano in campo per il riscaldamento il boato diventa commozione: Pestrin guida il gruppo, tutti a deporre un fascio di fiori sotto lo striscione che ricorda Enzo, Simone, Peppe, Ciro e il Siberiano sotto le note di “Sunday bloody sunday”. Ci sono anche loro dentro uno stadio che vibra tra cori e sfottò. Sull’Arechi vola un aereo “Bentornata, Salernitana”. Musica a palla, si parte dalla colonna sonora della staguione, “Semplice” e si finisce con l’intramontabile “Urlando contro il cielo” che spacca. Armandino riceve applausi come le giovanili che sfilano all’intervallo. Derby tra sfottò ma c’è un momento per unirsi. Ad inizio ripresa dalla curva rossoblù spunta uno striscione: “Armandino unico vincitore di questo campionato”. Applausi da tutto lo stadio, in curva sventolano le bandierine acquistate per la raccolta fondi in favore del “campione” che ha sconfitto il sarcoma e unito le curve di tutta Italia. Adesso però ce n’è una che splende, balla e s’accende più di tutte. È la Sud dell’Arechi, lo stadio diventato un gigantesco Smile. Because Salerno è tutta happy. (mi. spi.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA