L’Agropoli ora fa sogni di grandezza

Magna e Cerruti: «Non sarà facile ma l’obiettivo è entrare tra i professionisti»

AGROPOLI. «Viviamo una situazione positiva». Ad affermarlo è Francesco Magna, direttore tecnico dell’Agropoli, in merito al momento che la squadra cilentana sta attraversando. Il terzo posto è ormai stato raggiunto, dopo ben otto risultati positivi consecutivi, con quattro vittorie e altrettanti pareggi e quindi un’occhiatina alla squadra che precede è normale. «È difficile conquistare il secondo posto - aggiunge Magna – conoscendo anche le potenzialità dell’Akragas, però non nascondo che ci speriamo».

I vertici della società cilentana, sebbene ci tengano a restare con i piedi per terra, non nascondono che forse quest’anno potrebbe essere quello buono per fare il grande salto e giungere nel calcio dei professionisti. Ma non lo dicono, ricordando che i grandi proclami dello scorso anno, quando l’Agropoli fu definita a inizio stagione squadra di vertice, portò ad un salvataggio in extremis nell’ultima di campionato. Quindi in questa stagione si è scelta la strada dell’umiltà, del “ci credo ma non parlo” contando però le giornate che mancano alla fine del campionato, sperando di trovarsi in classifica allo stesso punto di oggi.

I delfini quest’anno possono davvero arrivare dove non sono mai giunti perché i giocatori sono forti e la società è sana: un binomio questo che potrebbe risultare vincente. «Facciamo calcio per passione –-afferma Magna - senza altri fini e adesso siamo in un buon momento».

Si pensa già alla sfida col Savoia del prossimo 9 febbraio: «Andremo al Giraud - dichiara il dirigente - per strappare il miglior risultato possibile e se loro si dimostreranno più forti, come accadde all’andata, ne prenderemo atto, ma non penso che gli renderemo la vita facile». Strizza l’occhio alla Legapro il presidente Cerruti. «È il mio desiderio – spiega – ma è un po’ il sogno di tutti. Tra i professionisti è più facile anche fare calcio, in termini anche di sponsorizzazioni, diritti tv, agevolazioni. È una dimensione diversa. E se l’impresa ci riuscirà anche la città di Agropoli ne avrà un vantaggio in termini di visibilità, dalla Toscana in giù. Spero in una maggiore partecipazione del pubblico per le prossime gareer spingere la squadra . Dal canto mio, assicuro impegno ed entusiasmo».

Andrea Passaro

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