Kutuzov, i 2’ che cambiarono la storia

Nel marzo 2004 rimonta degli irpini guidati da Zeman che vinsero nel recupero

SALERNO. Stagione 2002/2003 agli antipodi: Salernitana retrocessa sotto Zeman (poi esonerato, toccò a Varrella), Avellino promosso. Il derby che mancava dal 95/96 sembrava dover essere rimandato ma il ripescaggio della Salernitana spalancò le porte a una nuova sfida. L’Avellino scelse come allenatore proprio il boemo, i granata si affidarono a un giovanissimo Pioli che non ebbe esitazioni a schierare il tridente Di Vicino, Bogdani e Bombardini. La stagione 2003/2004 però si rivelò più difficile del previsto, per entrambe. Bassa classifica, lotta per la salvezza sin da subito. E naturalmente, scontro diretto che valeva doppio. All’andata bastò un gol di Bogdani alla Salernitana per vincere all’Arechi, ma al ritorno i granata arrivarono al derby dopo 6 gare senza successi: l’ultimo a inizio febbraio col Torino. Il 14 marzo 2004 si giocò Avellino-Salernitana, data entrata nella storia del derby e difficilmente dimenticatabile. Dopo un primo tempo più di marca granata, il gol del vantiggio arrivò dopo 19 secondi dalla ripresa: assist di Di Vicino col mancino, piattone del solito Bogdani a centro area. 1-0 Salernitana per la gioia degli oltre 4mila spettatori granata. Di Vicino sfiorò il raddoppio, Nocerino il pareggio. Il cavalluccio giocò meglio il secondo tempo, sprecando tanto con Di Vicino e Bombardini. Poi, a 5’ dalla fine, la Salernitana spense la luce. All’89’ arrivò il pari: uscita incerta di De Lucia, il primo ad arrivare sul pallone fu Vitaly Kutuzov. Partita finita? Macché. Un minuto dopo sbagliò Perna, De Lucia non uscì e Kutuzov col pallonetto mandò il Partenio in estasi. 2-1 per l’Avellino, unica gioia di un campionato amaro di emozioni che si concluderà con la retrocessione. La Salernitana invece si salvò.(4 - continua)

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