Juve-Napoli, notte da scudetto

Sarri s’affida ai i titolarissimi: «Avremo tutto lo stadio contro e una città intera alle spalle»

NAPOLI. Lo slogan è di Maurizio Sarri. «Avremo uno stadio intero contro ma una città intera alle spalle». È la sintesi perfetta del big match di stasera contro la Juve. La passione di Napoli ha accompagnato la squadra già ieri pomeriggio. La gente sogna l’impresa: non potrà essere allo Stadium, ma è pronta a regalarsi una notte da sogno, qualora il Napoli riuscisse a conquistare un risultato positivo.

L’incoraggiamento è stato incredibile: oltre un migliaio di persone ha atteso il gruppo all’aeroporto di Capodichino prima del decollo verso Torino. La cornice è da stadio: cori, striscioni, fumogeni e naturalmente l’auspicio del pubblico che sogna lo scudetto da 26 anni. «A Torino scrivete un altro pezzo di storia, noi ci crediamo».

Per Sarri e i giocatori nessuna sorpresa. «Sappiamo perfettamente quanto conti questo appuntamento per gli appassionati. Sta a noi regalare loro una grande soddisfazione. È il nostro obiettivo». Sarri pregusta l’impresa per i tanti tifosi costretti a rimanere a casa. “Mi dispiace per la loro assenza. E’ una pena ingiusta. Lo dissi anche all’andata quando mancavano i fan della Juventus».

Il Napoli dovrà fare a meno del sostegno che però sarà incondizionato davanti alla televisione. Sarri pregusta la ricetta. «Affrontiamo una delle padroni del calcio italiano per i risultati sportivi e lo faremo senza paura». Gli azzurri ci proveranno. «Ci sono tanti fattori. Se contasse solo l’esperienza, allora giocherebbe ancora Gigi Riva che tra l’altro mi è sempre piaciuto. La Juve è più abituata a giocare certe sfide, noi ci stiamo affacciando a questi livelli e vogliamo rimanerci».

Reina, Albiol, Higuain e Callejon hanno le vittorie nel dna: «Sicuramente rappresenteranno una guida. Queste gare comunque si sbloccano anche con le giocate dei singoli. Potranno fare la differenza«. Sarri ha le idee chiare: «Servirà la necessaria dose di follia per fare risultato e imporre il nostro calcio». Nessun tatticismo. «Sarebbe sbagliato, noi proveremo a giocare, solo così riusciamo ad essere pericolosi. Magari non ci riusciremo per tutta la durata dell’incontro, ma attaccheremo appena possibile». Sarri non firma per il pareggio. «A priori no, io me la voglio giocare a viso aperto. L’assetto tattico della Juve non mi preoccupa: difesa tre o a quattro cambia poco, i movimenti sono gli stessi».

Non sente la pressione l’allenatore nato a Bagnoli, ma residente a Figline Valdarno. «Personalmente non avverto nulla, voglio solo preparare al meglio questa partita. Non credo sia neanche la partita più importante della mia carriera. Non dimentico le oltre 500 che mi sono servite ad arrivare a questo livello. ». Lo scudetto, a dire il vero, avrebbe un valore leggermente diverso, ma Sarri evita qualsiasi accostamento tricolore. «Dopo questa gara, mancano ancora 13 partite e quindi la classifica può cambiare”. Il rispetto dell’avversario è alto. Sarri dispensa carezze ad Allegri. «C’è tanto di Max nella gestione della Juve. Non era facile subentrare a Conte e l’ha fatto benissimo». Ciak, si gioca. E il Napoli lo farà con la migliore formazione: toccherà a tutti i titolarissimi.

©RIPRODUZIONE RISERVATA