Juve e Fiorentina pensano solo all’Europa League

I bianconeri credono nell’impresa e contano su Tevez per il ritorno al “Franchi” Ambrosini: «Considerarci favoriti sarebbe folle». Domani dirige l’inglese Webb

TORINO. Lo scudetto non basta. La Juventus vuole di più. Fuori dalla Champions League dopo una partita a Istanbul che più sfortunata non poteva essere, la Juve vuole far vedere all'Europa che quella è la sua dimensione naturale: l'Europa appunto. Per procedere verso la finale, la strada passa da Firenze, e gli uomini di Conte dopo l'1-1 dell'andata si dicono pronti a «dare battaglia» per procedere nel loro cammino europeo.

E per la sfida di ritorno al “Franchi” l'Uefa ha designato per il derby italiano l'arbitro inglese Howard Webb, considerato attualmente il migliore al mondo (a lui la finale Mondiale del 2010 tra Spagna e Olanda e la finale 2010 di Champions tra Bayern e Inter). A Firenze la Juve cerca esattamente questo: offrire a se stessa, all'Italia e all'Europa una bella pagina di calcio. Per prepararsi alla sfida i bianconeri lavorano per mettere a punto ogni dettaglio tattico. Consapevoli che in difesa dovranno fare a meno di Andrea Barzagli, mentre in attacco potranno contare di Carlitos Tevez.

«Fiorentina-Juventus sarà una partita dalle mille emozioni - ha scritto sul suo sito Leonardo Bonucci dopo la vittoria col Genoa - Sulla carta i nostri avversari hanno il vantaggio di giocare in casa. Sul campo vedremo la squadra che merita di andare avanti. Sarà una battaglia: che vinca il migliore». Nell'ambiente bianconero c'è ottimismo.

L’1-1 dell’andata è un buon risultato, ma Ambrosini rifiuta l’etichetta da favorita per la Fiorentina. «In una partita secca può succedere di tutto. L’1-1 lascia assolutamente le cose invariate.Sarebbe da pazzi pensare di essere favoriti e anche in città mi pare di capire che la gente sia consapevole del fatto che la qualificazione è ancora tutta da conquistare», sottolinea il centrocampista viola che parla delle differenze tra le due squadre: «C’è sia a livello strutturale che ambientale. Competere al top per più anni è quello che tutte le società vogliono. Noi adesso vogliamo giocare bene, vincere e arrivare a traguardi importanti. La Juventus è sicuramente la squadra più forte».

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