Calcio

Jorginho ed Insigne sognano scudetto ed ’Europeo

I due giocatori del Napoli sperano di convincere il ct Conte già per le convocazioni per le gare con Spagna e Germania

NAPOLI. Sognano lo scudetto, ma vanno anche più in là e sognano l'Europeo. Sono Insigne e Jorginho, i due cervelli del Napoli che danno spettacolo negli stadi di tutta Italia ma sono impegnati a convincere anche Antonio Conte, che da quando è sulla panchina azzurra non ha concesso neanche un minuto in campo ad Insigne e non ha mai preso in considerazione Jorginho. Ma loro sperano, corrono e vincono, pensando magari a una chance nel doppio impegno contro Spagna e Germania, i test finali del ct per il gruppo che porterà in Francia a giugno. Ci spera fortemente Insigne, che dopo il fallimento ai Mondiali 2014, si è seduto in panchina nel match contro Malta nel settembre 2015 e poi non ha più visto la maglia azzurra. Il grande strappo con Conte è quello dello scorso ottobre, quando il ct lo chiamò ma lui accusò un dolore al ginocchio lasciando il ritiro, salvo poi giocare la partita successiva col Napoli. Una coincidenza che il ct azzurro non gli ha perdonato a lungo: Insigne ha più volte ripetuto di rispettare la nazionale e di dare tutto per convincere il ct a chiamarlo, ma le risposte non sono ancora arrivate.

A convincere Conte potrebbero essere i numeri del folletto di Frattamaggiore, che sta vivendo la sua stagione migliore, come testimoniano gli 11 gol in campionato (12 stagionali con quello al Legia Varsavia in Europa League) e gli otto assist vincenti.

Per il posto di regista si candida anche Jorginho. Il centrocampista nato a Imbituba, in Brasile, ha la doppia cittadinanza ed è quindi ancora in bilico tra le nazionali di Italia e Brasile. Lui, che si sente italiano calcisticamente, vorrebbe giocare in azzurro e le prestazioni di quest'anno potrebbero dargli una chance. Esploso a Verona, Jorginho si era improvvisamente spento al Napoli, ingabbiato nel centrocampo a due di Benitez, tanto che il Napoli in estate aveva preso Valdifiori per una maglia da titolare. Ma Maurizio sari ne ha saputo esaltare le qualità e lo ha trasformato nel miglior regista del campionato: è lui il fulcro del possesso palla stellare del Napoli, come dimostrato a Palermo, dove gli azzurri hanno tenuto palla per il 75% del tempo, grazie ai suoi numeri mostruosi: 166 palle giocate, 138 passaggi riusciti, 42 giocate utili, 17 recuperi.