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Indelli: «Ai Giochi olimpici si vince investendo»

Il tecnico federale: nel Salernitano pensano al gioco del calcio

SALERNO - Nonostante la capacità di aggregare ed anche i risultati gli sport olimpici nel Salernitano come in gran parte del territorio nazionale restano ancora relegati nell’ambito delle palestre scolastiche. Un interesse, quello verso le discipline considerate e denominate “minori”, che si eleva solo in occasione di manifestazioni importanti come le Olimpiadi che si stanno disputando a Tokyo.

«Sono stato al Centro di preparazione olimpica a Formia, ho avuto modo di parlare anche con atleti cinesi, tedeschi. I nostri centri di preparazione olimpica spesso sono semplicemente le palestre scolastiche. Poi incominciano le Olimpiadi e ovviamente si parla molto di questo evento e molti si lamentano anche che sono poche le medaglie d'oro vinte. Come si possono vincere queste medaglie d’oro se lo sport in Italia è relegato a mero hobby? Preparare un atleta olimpico non è una cosa che si fa un mese. - ha dichiarato Emanuele Indelli, tecnico federale e delegato agli aspetti promozionali della Federazione Italiana pesistica - Nello sport spesso raccogliamo più di quanto investiamo. Come si fa a lamentarsi? Come si fa a pretendere medaglie e successi se di contro non c’è un investimento adeguato, un investimento non solo economico ma anche di strutture, di tempi e di voglia di educare le persone allo sport? Quando si parla di sport in Campania si pensa solo alle realtà calcistiche del Napoli e della Salernitana. La pallacanestro, il nuoto, la pallanuoto e tanti altri sport sono relegati ai margini».

Rosanna Mazzuolo

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