PALLANUOTO

Immenso Settebello, è finale mondiale

Azzurri qualificati per l’Olimpiade. Il salernitano Dolce: «Un sogno»

La certezza di una medaglia al Mondiale in Corea e il pass per l’Olimpiade di Tokyo 2020. Una giornata trionfale per il Settebello della pallanuoto, che batte i maestri dell’Ungheria e torna in una finale iridata dopo otto anni dalla vittoria di Shanghai 2011, ultima volta dall’Italia sul podio a un Campionato del Mondo. Domani sarà sfida contro la Spagna. Una gioia immensa per gli azzurri, in cui milita il salernitano Vincenzo Dolce, un autentico capolavoro del ct Sandro Campagna, bravissimo, sul 4-2 in favore dei magiari, a scuotere i suoi che rispondono all’appello giocando una pallanuoto piena di organizzazione difensiva (otto inferiorità salvate su quindici concesse) e con il solito movimento in attacco che ha nel mancino Echenique (man of the match, fantastica la rete dell’11-9) e in Di Fulvio (tripletta) due realizzatori strepitosi. Decisive la doppietta di Figari e la rete di Luongo che chiude la partita a 1’42” dalla fine. L’Ungheria allenata dell’ex Tamas Marcz, olimpionico magiaro con sei presenze nel Settebello con cui ha conquistato nel 2012 il bronzo in World League ad Almaty, non batte gli azzurri ai Mondiali dalla finale di Barcellona 2003 (ai supplementari) e la maledizione di allunga. Così come continua, invece, il sogno dell’Italia che domani, alle ore 11.30, sfiderà la Spagna per il titolo iridato. L’emozione di Vincenzo Dolce a missione compiuta: «Cuore e testa, così abbiamo portato a casa questo sogno - le parole del 24enne pallanuotista salernitano -. Manca ancora un piccolo tassello per coronarlo al massimo. All’inizio ci mancava qualcosa, poi Campagna ci ha scosso e abbiamo reagito, migliorando tutto, le gambe, l’aggressività, e siamo riusciti a vincere questa partita».

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