«Illecito sportivo? Nocerina vittima»

Il ds Pavarese è tornato, nell'intervista a "Stadio Sprint" sul derby farsa dell'Arechi, dopo che la società rossonera ha deciso di interrompere il silenzio stampa

«Illecito sportivo? Non ci sono gli estremi per questa accusa, le vittime siamo noi». A
parlare, rompendo un lungo silenzio, è il direttore sportivo della Nocerina, Gigi Pavarese. Il riferimento è ai fatti di due settimane fa a Salerno, dove la partita è stata interrotta dopo pochi minuti a causa del comportamento di alcuni giocatori rossoneri che hanno inscenato falsi infortuni per far mancare
il numero minimo regolamentare di presenze sul campo. «Noi abbiamo una squadra composta da ragazzi, dove i tre quarti hanno tra i 18 e i 20 anni, sono ragazzi che hanno risentito moltissimo delle minacce personali, anche di morte - sottolinea Pavarese in un’intervista rilasciata a ’Stadio Sprint’ su
Raidue -. Di questo le autorità competenti erano al corrente, quando siamo arrivati allo stadio e anche subito dopo la nostra denuncia. È strano che il Questore, dopo aver incontrato la squadra, capì lo stato d’animo di questi ragazzi ma allo stesso tempo aveva timore degli 11.000 sugli spalti dell’Arechi e in un certo senso ci obbligò ad andare in campo».

Stop al silenzio stampa. La Nocerina annuncia in una nota che da oggi è stato deciso di mettere fine al silenzio stampa. «Lo staff tecnico ed i calciatori saranno disponibili a rilasciare dichiarazioni, sempre previa autorizzazione dell’ufficio stampa ed esclusivamente su argomenti di natura calcistica», precisa però la società rossonera. Niente domande su quanto accaduto in occasione di Salernitana-Nocerina, «l’unico con delega di rispondere a domande inerenti la gara dell’Arechi del 10 novembre scorso è il direttore sportivo, Luigi Pavarese».