Il tris di Genzano fa sognare i tifosi

SARNO. Se c’era bisogno di una scintilla per infiammare i tifosi, la vittoria contro il Cynthia lo è stata. Adesso, l’entusiasmo è alle stelle perché dalle parole e dai proclami sono arrivati i fatti. In oltre duecento erano partiti da Sarno alla volta di Genzano per l’esordio della squadra più attesa della storia granata e sono tornati tutti contenti e con la sensazione che, quest’anno, ancor di più la Sarnese fa sul serio. L’andamento della gara, però, ha dimostrato che, anche in questo girone, non bisogna mai dare nulla per scontato e mai peccare di sufficienza. Quando i granata sembravano controllare con tranquillità è arrivata la terza espulsione di fila in altrettante gare ufficiali di Panini e il rigore che rischiava di far mettere sotto accusa l’ostinata voglia di Egidio Pirozzi di voler sempre e comunque giocare col 4-3-3, mandando tutto all’aria. Invece, è venuto fuori il carattere di un gruppo che sa di non poter sbagliare e, soprattutto, è esplosa la Tarallomania, come qualcuno ha voluto battezzare l’attesa per le prestazioni del nuovo bomber Michele Tarallo, che, con la prima doppietta, è già stato determinante. Monti a mezzo servizio ha diretto bene la difesa di ragazzini e il pronostico è stato rispettato. Negli occhi resta la scena finale di D’Avanzo che prende a scappellotti bonari Pirozzi, quasi a rendere noto ancor di più il patto per il salto di categoria. La Sarnese ha lanciato un grande segnale in un girone che deve ancora mostrare i valori.

Il presidente Aniello Pappacena commenta: «La società è soddisfatta per questa partenza ottenuta con una squadra non al massimo per gli infortuni e le squalifiche. Ora, non possiamo fare altro che crescere ancora perché siamo consapevoli del valore degli uomini presi quest’anno». E così, domenica, per l’esordio casalingo con l’Ostiamare si preannuncia già il tutto esaurito. La società, che gestisce anche l’impianto, sta realizzando dei lavori per aumentare la capienza del settore distinti con accorgimenti per la sicurezza.

Gaetano Ferrentino

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