PAGANESE

Il Trapani offre il portiere Morello

Il dg D’Eboli comincia a intavolare le trattative per il futuro

PAGANI. In attesa della summit societario, che deve delineare le linee guida della società per la prossima stagione, budget, obiettivi, allenatore, il direttore D’Eboli è rientrato in sede. Ha incontrato alcuni procuratori e intavolato altrettante trattative, per opzionare calciatori che potrebbero fare a caso della Paganese, «solo sondaggi e nulla più», ha tenuto a precisare D’Eboli a cui è stato proposto il portiere del Trapani Morello, dovendo sbrogliare prima il nodo allenatore che dovrebbe essere affrontato la prossima settimana. Bisogna capire il progetto che il presidente Trapani vuole imbastire, dovendo scegliere tra due strategie: la prima sarebbe quella di affrontare un campionato senza troppi esborsi economici, con un programma esclusivamente giovane, vista anche l’assenza delle retrocessioni nel prossimo torneo di Prima Divisione. O seconda soluzione, puntare ad entrare nei primi nove posti e dunque allestire una squadra con un tasso qualitativo superiore, per centrare i playoff, opportunità più unica che rara che alletta molte società. Alla fine, conoscendo le mira ambiziose che da sempre hanno spinto Trapani, si opterà per una soluzione che punti a cercare di conquistare i playoff con giovani di qualità e gente di esperienza nei ruoli cardini. A proposito di giovani, è slittato alla prossima settimana l’incontro con il Napoli, per definire i dettagli della collaborazione che dovrebbe portare a Pagani alcuni calciatori che si sono messi in luce con la Primavera del Napoli che quest’anno ha raggiunto la finale di Coppa Italia di categoria, vinta poi dalla Juventus. La Paganese ha chiesto i vari Insigne, Nicolao, Celiento e Fortino, oltre al portiere Sepe, Dezi e De Vena, questi ultimi di proprietà del Napoli ma che quest’anno hanno vestito le casacche del Pisa, del Barletta e del Viareggio. Intanto ieri sono stati premiati Fusco e Fava nell’ambito del convegno “La fede nello sport” svoltasi presso la Badia di Cava de’ Tirreni.

Peppe Nocera