Il sogno a tinte giallorosse dei gemelli Romano

A 11 anni negli Esordienti della Roma. Il papà Pino è di Nocera: «Manolas e Nainggolan i loro idoli»

NOCERA SUPERIORE. Due gemelli con la passione del calcio. Si tratta di due fratelli di nome Alessandro e Raffaele Romano, nati il 21 aprile 2005 a Roma. Dopo aver tirato i primi calci a Bracciano, paese dove vivono e studiano, i gemellini sono stati notati e tesserati lo scorso anno dalla Roma. Con gli Esordienti dei lupacchiotti hanno già vinto diversi tornei in giro per l'Italia, ottenendo il secondo posto nel prestigioso Torneo "Euro Poussins" che si è disputato in Francia lo scorso giugno dove ha visto la presenza di squadre come PSG e Chelsea.

I due baby calciatori hanno un legame con l'Agro, visto che papà Pino ha trascorso l’infanzia e l’adolescenza a Nocera Superiore prima di intraprendere all’età di 17 anni la carriera militare, per poi trasferirsi definitivamente a Bracciano. In questi giorni è ritornato, per le feste natalizie, nel quartiere nocerino Materdomini dove lo abbiamo intervistato per scoprire di più sui suoi ragazzi.

A che età hanno incominciato a giocare e quando sono stati notati dalla Roma?

«In un primo momento praticavano nuoto e atletica leggera. All'età di sei anni hanno iniziato con il Bracciano dove sono stati per tre anni. Un giorno a Ladispoli gli scouting della Roma li hanno notati e dopo 3-4 provini sono stati presi».

Come si sono appassionati a questo sport?

«Fin da piccoli guardando le gare in tv e cercando poi di emulare nel giardino di casa tutte le gesta dei campioni di calcio».

Com’è stato l'impatto con questo ambiente?

«All’inizio è stato un po' difficile perché comunque venivano da una realtà totalmente diversa. Gli allenamenti erano più estenuanti, però, dopo alcuni mesi si sono integrati perfettamente anche grazie ai tecnici Donadio e Scala».

Nella squadra c’è anche il figlio di Totti…

«Christian è il fiore all'occhiello della squadra e porta tanta visibilità. I suoi genitori sono quasi sempre presenti per assistere alle gare».

In che ruolo giocano i gemelli e quali sono i loro punti di forza?

«Raffaele gioca come difensore centrale, mentre Alessandro a centrocampo. Sono dotati entrambi di una considerevole velocità. Il primo è più tecnico, mentre il secondo fa della cattiveria il suo cavallo di battaglia. Si ispirano ra Manolas e Nainngolan».

Il calcio si sa, toglie tanto tempo allo studio. Come gestiscono questa situazione?

«Frequentano la quinta elementare e nonostante da un anno a questa parte per 4-5 volte alla settimana devono percorrere un tratto abbastanza stressante per andare e tornare da Trigoria, trovano sempre il tempo di studiare e di conseguire risultati molto alti a scuola».

Qual è il loro sogno nel cassetto?

«Di diventare calciatori. Giocare a calcio è il loro primo pensiero fin dal mattino. Come regali non chiedono altro che un pallone e un paio di scarpini».

Giuseppe Di Lauro

©RIPRODUZIONE RISERVATA