SERIE A

Il “signor Wolf” da Tuzla. È la Salernitana di Djuric

Da Venezia al gol vittoria in A: Milan salva Castori e ora firmerà il rinnovo

Believe it, come ha scritto su Instagram all’indomani della gioia regalata a Salerno. Crederci, fino alla fine, per riscrivere la storia e prendersi la più bella della rivincita. Ci ha messo ancora una volta il fisico, Milan Djuric, per farsi spazio negli annali dell’ultracentenaria Salernitana. Il primo gol vittoria dal ritorno in serie A della Bersagliera porta la firma del gigante di Tuzla, ed è servito a stendere il Genoa in uno scontro diretto già determinante per la classifica e a chiudere un cerchio lungo 23 anni: anche nel 1998 la prima vittoria arrivò alla settima giornata, con la truppa di Delio Rossi che stese la Lazio all’Arechi grazie ad un calcio da fermo - a batterlo fu Giacomo Tedesco - e ad una deviazione sottomisura impercettibile, ma decisiva, di Marco Di Vaio. Milan Djuric non sarà un bomber dai numeri dell’attaccante romano (l’ultimo gol in serie A per la boa granata rimandava a Cesena-Juve 2-2 del febbraio 2015) ma ha dalla sua parte lo status di perno per Fabrizio Castori, «chiave di volta» per gli equilibri tattici di una Salernitana che quasi mai ha rubato l’occhio ma finalmente è ritornata ad essere concreta.

«Trova qualcuno che ti guarda come io lo faccio con Milan», la battuta simpatica pubblicata sui social da Gondo e diventata ben presto virale. Tutto a testimoniare la centralità del numero 11 granata: quando il bosniaco non c’è, la Salernitana fatica a creare gioco, senza i centimetri e il lavoro sporco del suo granatiere sul quale poggiarsi nei momenti di difficoltà. Copione ripetuto anche nella sfida interna con il Genoa, cambiando spartito nel secondo tempo con l’ingresso del centravanti di Tuzla, culminata con la zuccata di platino in grado di riaccendere le speranze salvezze.

Sabato Romeo

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