PRIMA CATEGORIA

Il Sassano vuol arrivare in fondo e tornare a giocare in... casa

SASSANO. Patron Domenico Ricciardone ci prova da anni: stavolta la Prima Categoria bisogna vincerla, evitando altre beffe. Storia del Sassano, squadra che comanda il girone G. Sembrava in fuga ma...

SASSANO. Patron Domenico Ricciardone ci prova da anni: stavolta la Prima Categoria bisogna vincerla, evitando altre beffe. Storia del Sassano, squadra che comanda il girone G. Sembrava in fuga ma non sono bastati 47 gol in 10 partite a spaventare la concorrenza, avvicinatasi in particolare con le imprese del Real Bellizzi, avvicinatosi alla vetta a fronte di un paio di passi falsi della capolista. La squadra allenata da Giovanni Cammarano, da giovane valente stopper approdato alla Salernitana, viaggia su medie realizzative stratosferiche, trovando in gente come il napoletano Giovanni De Stefano (14 gol), il figlio d’arte Nicolò Pirozzi (12) e l’eclettico Di Mieri (8) bocche da fuoco che suscitano invidia generale.

Ma nel paese che ha dato i natali a Peppe Bruscolotti, ecco la necessità di tenersi stretto il perno difensivo per riuscire finalmente a vincere un campionato. Tenerselo stretto malgrado il doppio impegno che da qualche settimana a questa parte lo riguarda. Si tratta dell’ebolitano Armando Caponigro, che s’alterna come accadeva ai vecchissimi tempi del calcio dilettantistico: difensore col Sassano in Prima ma anche responsabile tecnico dell’Evoli . Quando non c’è lui toccano gli straordinari ad Albano, Cafaro, D’Alto e Ferrara per limitare i pericoli che rischia di correre il bravo portiere Astorino. Il mercato ha portato a centrocampo Pablito Cava, risorsa in più come già lo sono i vari Riccio, Bianco e Trezza. Per l’anno nuovo e per vincere sul serio, oltre alla difesa d’acciaio da unire all’attacco super, Ricciardone s’aspetta anche un altro tipo di regalo: la possibilità concreta di tornare a Sassano per allenamenti e partite. Troppo onerosi i ticket stabiliti dal comune e quindi necessità di spostarsi altrove.