Il rugby? No grazie, siamo angresi

Rifiutato al Nuceria lo stadio “Novi” che dovrà ospitare due squadre

ANGRI. Palla ovale? No, grazie. Sfera di cuoio, doppia. L’assessore allo sport, Sorrentino, ha escluso la possibilità di concedere il “Novi” in gestione ad una società di rugby, il Nuceria, che ne aveva fatto richiesta. Sarebbe stata una beffa, proprio nell’anno più insolito in assoluto della storia calcistica angrese, caratterizzato da due squadre nel massimo campionato dei dilettanti regionali. Eccellenza per il Città di Angri (titolo Montecorvino) ma anche per l’Us Angri (titolo Real Nocera Superiore). Scommessa di tanti ma in particolare di due persone che nel calcio vivono da tempo.

Alberto Monetta è il direttore sportivo del Città di Angri. Il prof salernitano assiste il presidente De Virgilio e l’allenatore Criscuolo con l’esperienza maturata in anni di calcio giovanile (Salernitana, Paganese) ed anche in qualche stagione proprio nella città di San Giovanni. Allenamenti al Fiore Club di Campigliano, progetto di squadra già delineato. In porta il giovanissimo Bracciante. Al centro della difesa Correale e Abate. In mezzo al campo Galdi, Della Femina, Amarante e Rodio. In avanti c’è già Ferraioli ma prossimamente arriverà un big (si sogna Incoronato ora al Savoia, si punta all’eterno Romano o a qualche altro), nel frattempo piace l’applicazione da rivincita di Rosario Falcone, uno che ad Angri in passato ha fatto belle cose. Monetta: «Prendere big della categoria non è un problema. Ma le squadre di Eccellenza con qualche ambizione, diciamo almeno da zona play off, si fanno innanzitutto selezionando gli under giusti. Ne prenderemo di validi, oltre all’attaccante di prima fascia. Sono tornato ad Angri perché credo nella possibilità di lavorare programmando».

Ernesto Romano invece allenerà per il secondo anno di fila l’Us Angri di Gianni Ferrara. Sarà una super scommessa la sua: l’anno scorso ha vinto in Terza Categoria, ora gli tocca un salto in alto non indifferente. Allenamenti iniziati a Roccapiemonte e la scommessa consiste in questo: capire quanta gente di Terza può tornare utile in Prima. Parla Romano, in possesso del patentino di seconda categoria ed anni fa osservatore di Novellino a Napoli: «A volte si ragiona per schemi e preconcetti, c’è gente che può far bene anche in Eccellenza pur non avendola mai conosciuta. Bisogna adeguarsi ad un altro contesto, mentalmente e fisicamente. Credo in questa possibilità, alcuni ragazzi resteranno e saranno una sorta di base di ripartenza».

Ripartire da Talamo, Auletta, Cirillo e qualche altro ancora. Ripartire soprattutto dal marocchino Nabil: muratore, anni 37, centrocampista, voglia di mettersi alla prova salendo di parecchie categorie. Solo che adesso è tempo di “ramadan”, roba che non si concilia con la preparazione. Romano però una chance vuol dargliela lo stesso.

Marco Mattiello

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