TERZA CATEGORIA

Il Pro Casolla si affida ai gol dell’intramontabile Scarpa

NOCERA INFERIORE. Massimo Scarpa e la fissazione di non lasciare mai il rettangolo di gioco. A 43 anni, ancora una volta, s’è rimesso le scarpette. L’ha fatto ripartendo dal gradino più basso, solo...

NOCERA INFERIORE. Massimo Scarpa e la fissazione di non lasciare mai il rettangolo di gioco. A 43 anni, ancora una volta, s’è rimesso le scarpette. L’ha fatto ripartendo dal gradino più basso, solo per continuare a divertirsi, rinunciando per il momento alla tentazione di fare l’allenatore oppure di darsi all’attività di procuratore, due situazioni da lui affrontate prima di scegliere ancora una volta il campo, il luogo dove esprime realmente se stesso.

Indossa la maglia del Pro Casolla, rimasta unica realtà calcistica dello storico e popoloso rione di Nocera. C’è il segretario Picerno, il giornalista-terzino Pisciotta e non mancano elementi di categoria superiore andata come lo sfortunato Federico, Di Balsamo, Di Genova e Grassi. L’allenatore è Petti ma il fenomeno resta “Massimino”, appunto Scarpa, il ragazzino che nel 1988 esordì nella Nocerina dai dilettanti regionali della Promozione dell’epoca. Venticinque anni di pallone, nozze d’argento all’insegna di imprese con le squadre nostrane tipo Angri, Scafatese, Cavese, Paganese, Sarnese, Ebolitana, Real Nocerina e San Valentino oltre che di splendori assoluti ai tempi di Perugia, Turris, Altamura e Fasano. A differenza di altri bomber stagionati, lui non porta il conto dei gol segnati in carriera.

La verità? Talmente tanti da perdere il conto esatto, anche se lui preferisce guardare al futuro: «Lavoro e calcio, dovere e piacere, questo è il mio futuro. Le categorie non contano se si ha la voglia di un ragazzino. Il gol più importante è sempre il prossimo». Giocare di domenica mattina, come ai tempi della Nocerina baby col prof Vicidomini, gli ha rimesso la voglia di far battute nello spogliatoio per tenere il gruppo su di morale.