Il Napoli va avanti, ma l’Atalanta protesta

Contestato dai bergamaschi il gol del 2-1 firmato da Insigne per un fuorigioco non fischiato. Hamsik è tornato in campo

NAPOLI. Soffrendo più del lecito, il Napoli passa il turno di Coppa Italia guadagnandosi il pass per il quarto di finale del 29 gennaio contro la Lazio, sempre al San Paolo. L’Atalanta crea apprensioni agli azzurri, che la spuntano in rimonta nella ripresa. Tre a uno, quanto basta per centrare la terza vittoria di fila del 2014 e per regalare un altro sorriso alla platea di Fuorigrotta, accorsa in massa anche per il match contro gli orobici. Benitez tiene a riposo diversi big. Higuain, Mertens e Dzemaili s’accomodano in panchina, al pari di Fernandez e Armero. Anche Hamsik, il cui rientro in formazione sembrava scontato, non parte subito. In campo dall’inizio spazio a Britos, Reveillere, Radosevic, Pandev, Insigne e Duvan Zapata. Nell’Atalanta tra i pali c’è il terzo portiere Polito, ex Salernitana. Tante le seconde linee per Colantuono, che schiera la squadra con il 4-4-2 lanciando in attacco il tandem-Livaja-De Luca. Proprio le due punte nerazzurre confezionano il gol che sblocca il risultato al 14’. Livaja scatta a sinistra sul filo del fuorigioco, entra in area e appoggia in mezzo per De Luca che può insaccare indisturbato da due passi. Sul San Paolo cala il gelo, ma un minuto più tardi i 40mila di Fuorigrotta esplodono di gioia per la prodezza di Callejon. Perfetto l’assist di Reveillere dalla sinistra, da applausi la conclusione volante di destro dello spagnolo. Raggiunto il pari, il Napoli prova a premere senza dannarsi più di tanto. A parte qualche spunto di Duvan e Insigne, gli azzurri costruiscono poco o nulla. Ancor meno fa l’Atalanta, che bada soprattutto a difendersi senza concedere spazi. Al 31’, però, gli orobici vanno vicini al nuovo vantaggio quando Britos rischia l’autogol per sbrogliare una situazione spinosa nell’area piccola di Rafael. Succede poco anche nel primo quarto d’ora della ripresa. Benitez, a questo punto, decide che è il momento di mandare in campo Hamsik. Il sacrificato è Pandev, poco ispirato. Poco dopo il Napoli sfiora il gol: Insigne, su punizione dal limite, coglie la traversa. Gli azzurri alzano il ritmo, provano ad allargare il gioco sulle fasce e costruiscono finalmente occasioni. Insigne non è fortunato nel tap-in su traversone di Callejon, molto di più al 27’ quando si ritrova un pallone da spingere comodamente in rete dopo un goffo tocco di Del Grosso su lancio di Reveillere. Quelli dell’Atalanta protestano vibratamente per un fuorigioco di Higuain, in campo da poco, disinteressatosi dell’azione. Le proteste durano due minuti e sono esagitate, Yepes ne fa le spese e viene espulso. Hamsik manca il colpo del ko (33’), Callejon invece non perdona Polito su splendido invito di Inler. È il 35’, la vittoria ormai è in cassaforte per il Napoli che sfiora anche la quarta rete con Higuain. Ma sarebbe stato troppo.

Pasquale Tina

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