Il Napoli leader nel 2015 con il filotto di 4 vittorie

Gli azzurri hanno fatto meglio anche della Juve e rosicchiato 5 punti alla Roma La squadra ha ritrovato continuità dopo un girone d’andata tra alti e bassi

NAPOLI. Il bilancio è parziale ma comunque confortante. Il Napoli è la miglior squadra del 2015. Ha conquistato quindici punti e ha fatto persino meglio della Juventus che si è fermata a quattordici. Gli azzurri sono riusciti a staccare di cinque lunghezze la Roma tanto da rimettersi in scia per il secondo posto, obiettivo diventato possibile. La continuità di rendimento, tra l’altro, è ormai assodata. Quattro vittorie consecutive in campionato fanno rima con affidabilità, quella che gli azzurri sono riusciti ad acquisire dopo un girone d’andata condito da alti e bassi.

La situazione è cambiata e Rafa Benitez si gode i progressi della sua creatura, capace con l’Udinese anche di controllare il risultato. Il copione, tra l’altro, sembrava quello già ammirato con Palermo e Cagliari con gli azzurri incapaci di vincere nonostante il doppio vantaggio iniziale. Al gol di Thereau in molti hanno evocato quei due precedenti, ma stavolta il Napoli ha mostrato maggiore consapevolezza nei suoi mezzi e grande maturità. La prova offerta nella ripresa è un segnale incoraggiante: niente frenesia, ma ritmi bassi e risultato praticamente chiuso al 3-1, propiziato da un’autorete di Thereau che ha di fatto congelato la partita. «Siamo stati più vicini noi al quarto gol che loro al secondo», ha sintetizzato Benitez che ha affrontato nuovamente l’argomento relativo alla fase difensiva. «Potrei fare il fenomeno giocando con 5 difensori e 3 centrocampisti, ma io non sono così. Preferisco un gioco diverso».

In parole povere la trazione anteriore è una caratteristica del Napoli. «Abbiamo deciso di segnare un gol in più degli avversari». Questo, però, non significa rinunciare alla fase passiva. «Lo dico da tempo. Dobbiamo solo migliorare per trovare il giusto equilibrio». Quindi si concederà sempre qualcosa, ma bisogna limitare i danni tanto i gol prima o poi arrivano. La qualità del Napoli, tra l’altro, è un dato di fatto incontestabile ed è migliorata con uno come Gabbiadini, molto diverso da Callejon o Insigne, capaci di una fase passiva diversa. «Lui ha nelle sue corde il gol e deve attaccare. Poi chiaramente sta imparando meglio i movimenti, ma sono assolutamente soddisfatto del suo acquisto».

Gabbiadini, dunque, è una variabile importante. Segnali di risveglio anche da parte di Mertens che finora non è riuscito ad esprimersi sui livelli dello scorso campionato: il gol rifilato all’Udinese ha mostrato segnali di crescita. L’altro dato positivo è la crescita di Hamsik che ha servito l’assist numero 9 del suo campionato. «Per me - ha spiegato Benitez - è facile parlare bene di lui».

Pasquale Tina

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