Il Napoli fa un altro show, Juve più vicina

Goleada anche senza il contributo di Cavani: l’inseguimento continua con le reti di Maggio, Inler e Lorenzo Insigne

NAPOLI. Nel campionato che si chiude e si riapre di settimana in settimana c’è una certezza: il Napoli. Dopo aver travolto la Roma, gli uomini di Mazzarri fanno un sol boccone del Palermo e si portano a cinque punti dalla vetta, allungando su Fiorentina e Roma e fortificando il piazzamento in zona Champions. Dovesse riottenere uno o entrambi i punti tolti per il caso Gianello - giovedì 17 il processo davanti alla Corte di Giustizia Federale - il Napoli tornerebbe prepotentemente ad essere la vera anti-Juve del campionato, più ancora forse di quella Lazio che viaggia due lunghezze più in alto. Contro i rosanero, che si battono con ardore per un tempo per poi sgretolarsi nella ripresa, i nuovi acquisti Armero e Calaiò restano addirittura in panchina ed a casa.

Per confezionare il 3-0 sui siciliani, del resto, bastano ed avanzano i punti di forza dell’organico, i campioni del futuro - Insigne - del presente - Inler – e del recente passato, Maggio. Eppure per venti minuti buoni, i primi, è la squadra di Gasperini a confezionare occasioni ed a gestire con personalità il pallino del gioco. Il pressing alto dei rosanero induce spesso e volentieri all’errore difensori e mediani azzurri. In più, le sovrapposizioni sulle fasce – Dossena ed Aronica a sinistra, Morganella e Garcia a destra – creano pericoli che la bravura di De Sanctis, sul tiro ravvicinato dell’ex Dossena, ed un pizzico di fortuna, sul palo esterno colto da Morganella, sventano con difficoltà. A tirar fuori d’impaccio gli azzurri è il micidiale uno-due a cavallo della mezz’ora. Al 30’ Maggio apre le marcature inzuccando di testa un preciso traversone di Hamsik, quattro minuti dopo Inler raddoppia con un sinistro dal limite di rara potenza e precisione. Mazzarri ridisegna lo schieramento dei suoi e per il Palermo si fa tremendamente più difficile. Ci prova Barreto su punizione dal limite, ma scheggia soltanto la traversa. Nella ripresa Gasperini si gioca la carta Miccoli, poi in rapida successione getta nella mischia pure Donati e Dybala. Ma la spinta del Palermo è ben contenuta da un Napoli sorretto in difesa da un Britos in crescita ed a centrocampo dal consueto asse d’acciaio Inler-Behrami, che giocano pure per Hamsik, un po’ in ombra. Al 28’, appena entrato in campo al posto di Pandev, fa festa Insigne. ‘Lorenzinho’ si avventa su un cross basso di Inler e confeziona la terza rete. L’altra ovazione pochi minuti dopo, alla notizia del pareggio del Parma contro la Juve. Nel finale momento da ricordare anche per l’altro Insigne, Roberto, che debutta in A entrando al posto di Hamsik.

E Cavani? Nel giorno dei sorrisi, l’unico ‘scontento’ è lui. Doveva essere il giorno del centesimo gol in A, una rete mancata proprio nel finale con un pallonetto alto a tu per tu con Ujkani. L’appuntamento con la storia, comunque, è soltanto rimandato.

Pasquale Tina

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