Il Napoli chiude tra festa, sorrisi e addii

Battuto (2-1) il Siena in extremis con i gol di Cavani ed Hamsik . E De Laurentiis rassicura i tifosi: «Vogliamo vincere»

NAPOLI. Il giorno della festa, dei sorrisi e forse degli addii. Il Napoli si congeda da Napoli con l’ennesima vittoria del suo brillante campionato - 23 successi in 37 gare – e celebra degnamente il secondo posto ed il ritorno in Champions. Due a uno al Siena, giusto per continuare ad inseguire un ultimo obiettivo, il miglioramento della media punti dell’era Maradona: bisognerà vincere all’Olimpico all’ultima giornata per far meglio di Diego.

Intanto, si continuano a celebrare successi. Da batticuore quello colto ai danni dei toscani, giunto al termine di una partita dalle mille emozioni. Prima la sfilata di tutta la squadra, poi lo show di De Laurentiis, al centro del campo col microfono in mano. «Grazie a tutti i tifosi, a quelli di tutti i settori, a quelli che ci seguono da lontano. Siamo arrivati secondi osservando nel dettaglio tutti i parametri del fair play finanziario ed è un piccolo miracolo. Tranquilli perché l’obiettivo di questa società è il vostro: vincere».

Quindi i fuochi pirotecnici e – con un ritardo di dieci minuti rispetto alle 15 – la partita. Tante seconde linee tra gli azzurri, come annunciato. Il capitano è Grava, all’ultima al San Paolo con la maglia del Napoli. Titolari pure Rosati, Rolando, Mesto, Armero, El Kaddouri e Calaiò, che affianca Cavani in attacco. Il Siena è aritmeticamente in B da meno di un’ora ma se la gioca, come è giusto che sia. Cavani manca il gol in due occasioni, centrando prima la traversa su corner di Dzemaili, poi il palo su invito di El Kaddouri. La manovra degli azzurri, però, inevitabilmente non è fluida come in altre circostanze e così non sorprende che al 36’ a passare in vantaggio sia la formazione di Iachini: punizione dalla destra, difesa spiazzata da un preciso taglio di campo di Vitiello per Grillo che ha il tempo di aggiustarsi il pallone, prendere la mira e beffare Rosati di controbalzo. Poco dopo Emeghara fallisce il raddoppio con un velenoso sinistro dal limite, anche se il tempo si chiude con un miracolo di Pegolo su un tocco ravvicinato di Cavani, ben imbeccato da Calaiò. Mazzarri capisce che per evitare la figuraccia c’è bisogno di qualche titolarissimo in più, anche perché ad inizio ripresa il Siena manca due volte il colpo del ko con Emeghara. Esce Grava, a cui tutto lo stadio tributa un applauso commosso, ed entra Insigne. Poi Hamsik sostituisce un altro eroe della C, Calaiò. Il Napoli alza il baricentro,quindi finalmente trova il pareggio al 28’ con Cavani, che corregge in rete un pallone respinto dalla traversa su tiro di El Kaddouri. Nel finale tutti all’attacco: Pandev prende il posto di El Kaddouri. Il centrocampo non c’è più, gli azzurri rischiano a più riprese ma proprio all’ultimo assalto trovano la zampata decisiva. Insigne lavora un buon pallone sulla destra, Dzemaili imbecca Hamsik, tocco vincente dello slovacco sull’uscita di Pegolo. È il gol del match.

Pasquale Tina

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