Il Giro riscopre Salerno e le due Costiere

Domani l’arrivo della carovana rosa ad Ascea attraversando la Divina, il capoluogo ed il Cilento. Martedì il via da Policastro

SALERNO. Un Giro coast to coast nel Salernitano: quasi duecento chilometri, nell’arco di ventiquatt’ore virtuali, tra un arrivo (Marina di Ascea) ed una partenza (Policastro Bussentino) di tappa, da percorrere in bici per coprire l’intero tratto fronte-mare, che congiunge idealmente la Costiera Amalfitana a quella Cilentana. La carovana rosa torna ad attraversare la nostra provincia, a sfrecciare sul lungomare del capoluogo(mancava dal 2009), a riempire di appassionati e curiosi, stipati dietro le transenne, le strade (parecchio malandate) di un territorio che ha sempre avuto un feeling speciale con la corsa ciclistica italiana per antonomasia, dopo un anno in cui era stata cancellato, mortificato dalla cartina del Giro.

Torna, passa, si ferma, riparte, riempiendo d’entusiasmo, di calore, di colore e anche della visibilità che garantiscono i media nazionali ed internazionali le prime due giornate della prossima settimana. Domani si comincia con la frazione numero tre, Sorrento-Marina di Ascea, la più lunga di tutta questa 96esima edizione, che, dopo i primi venti chilometri, si snoderà tra i tornanti della Costiera Amalfitana, attraversandola per intero, da Positano a Vietri sul Mare. A seguire, e infischiandosene dei sensi di marcia abituali, i corridori affronteranno, più o meno intorno alle 13-13.30, la discesa di via Croce e si contenderanno il successo del primo traguardo volante, fissato sul lungomare Trieste di Salerno, per poi affrontare - con un rapporto morbido l’intera fascia litoranea di Pontecagnano, Battipaglia, Eboli e Capaccio, prima di raggiungere Agropoli (dove sarà tagliato il secondo traguardo volante).

Anche il Cilento sarà percorso dalla carovana del Giro d’Italia prevalentemente lungo il tratto costiero, complice un cambiamento di itinerario dell’ultim’ora. Il primo Gran premio della montagna non sarà situato più a Mercato ma a San Mauro Cilento. Le condizioni (del manto stradale, torturato dalle frane invernali) della discesa che porta ad Acquavella, passando per San Mango, Stella Cilento e Omignano, hanno fatto cambiare idea agli organizzatori e depennare dal percorso Castellabate, già pronta ad accogliere i corridori col suo “Benvenuti al Sud”. Da San Mauro si torna a scendere sulla “via del Mare” fino ad Acciaroli, toccando Galdo e Pollica. Nuovo Gpm ai 587 metri d’altezza di Sella di Catona; conclusione della tappa, forse allo sprint, sul lungomare di Levante di Marina di Ascea. Trasferimento, con mezzi a motore, a Policastro Bussentino, da dove si ricomincerà martedì. Poco più avanti, a Sapri, il Giro del 2011 ripartì per Tropea. Stavolta, la destinazione sarà Serra San Bruno. Monti e non più mare, dopo il coast to coast nel Salernitano.

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