Il ginocchio di Luciani è ko Perrone cambia strategia

Il difensore dà forfait, si teme la lesione meniscale. Lunedì farà una risonanza Il tecnico granata sta pensando di affrontare l’Aprilia con un inedito 3-5-2

SALERNO. La fitta al menisco di Luciani è diventata, al risveglio, il sospetto di un guaio. Il difensore ha il ginocchio destro gonfio, al centro sportivo “Terzo Tempo” non si è svestito e la Salernitana gli ha già programmato una risonanza magnetica che sarà effettuata lunedì mattina. Si teme la lesione meniscale. Senza Luciani, terzino-marcatore, Perrone ha cominciato a tracciare altre rotte verso la vittoria. Sta convincendosi che il sistema di gioco migliore per attaccare il bunker dell’Aprilia possa essere a questo punto il 3-5-2. Pure le prove dicono questo: a San Mango Piemonte, a porte chiuse, il trainer ha insistito quasi un’ora sul cambio di modulo e l’ha testato sia in fase di proposizione del gioco che di tenuta difensiva. Infatti nella seconda parte dell’esercitazione ha fatto cambiare metà campo a Guazzo e Ginestra perché attaccassero un blocco di cinque difensori e tre centrocampisti. Gli stopper saranno Rinaldi, Molinari e Tuia. Fascia destra protetta da Montervino, che giocherà più largo, e quella sinistra impegnata da Chirieletti. Mancini e Perpetuini sono le riconferme, Capua la novità con compiti di mezz’ala destra.

Il gol e il destino di questo big match saranno, invece, nei piedi o sulla fronte di Ginestra e Guazzo. C’è intesa tra loro, dispongono entrambi di buon repertorio e bagaglio tecnico, inoltre hanno motivazioni feroci. Ginestra non gioca all’Arechi dalla sfida al Foligno, che decise con una doppietta. Guazzo, invece, vuole riprendersi i galloni da titolare. Ad ogni scelta corrisponde sempre una rinuncia. Scegliere, dunque, Guazzo per il 3-5-2 significherebbe non disporre in avvio di Gustavo. Tranne che, dormendoci su, Perrone decida di partire proprio con Ginestra e Gustavo in coppia, ma Guazzo è in vantaggio. Pure Ricci potrebbe mordere il freno in apertura, se il cambio di modulo sarà inevitabile. Una difesa granata a quattro e un centrocampo a tre/quattro uomini per frenare il passo svelto dell’Aprilia sulle fasce significherebbe, invece, portare un po’ di giocatori a passeggio per il campo. In primis, i terzini: Chirieletti dovrebbe ritornare a destra ed a sinistra bisognerebbe azzardare Cristiano Rossi, «uno che ha un futuro da difensore - ha detto Perrone - ma deve crescere per acquisire i movimenti giusti». Oppure si potrebbe lasciare Chirieletti a sinistra e utilizzare Tuia a destra rischiando di snaturarlo. Anzi, proprio Perrone disse: «Vedo Tuia centrale, non terzino». Se, invece, capitasse un rigore, stavolta si eviterebbe di far passare il pallone di mano in mano, prima di adagiarlo sul dischetto. In ordine di pericolosità: Montervino e Ginestra.

Pasquale Tallarino

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