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Il coach Riga, tricolore d’orgoglio: «Battipaglia è il futuro»

Il tecnico della Polisportiva racconta lo scudetto conquistato con l’under 20. I ringraziamenti alla società, l’elogio dell’ambiente e i prossimi progetti

BATTIPAGLIA. Da quattro stagioni Massimo Riga, tecnico di Ostia, è con la Polisportiva Battipagliese 63 di patron Giancarlo Rossini; in questi anni, tanto lavoro, grande professionalità per intraprendere un percorso che ha portato in bacheca la promozione in serie A/1, un bronzo ed un argento con l’under 19 e da lunedì scorso il primo scudetto under 20 femminile della storia del sodalizio arancioblu.

Riga, che sapore ha il titolo tricolore? Si aspettava questo risultato?

«È stato un film giallo che però ha avuto un lieto fine, anche se il proposito della vigilia era migliorare l’argento della scorsa stagione. Era rimasto un grande rammarico, per esserci fermati ad un passo dal titolo proprio in casa nostra, al palaZauli, perdendo con la Magika Castel San Pietro. Ora abbiamo rimediato, vincendo al palaDozza di Bologna, ma regalando una grande gioia alla città di Battipaglia. La finale con la Reyer Venezia è stata un concentrato di emozioni: tutto male per tre quarti e poi nell’ultimo tempo, sono venuti fuori la classe del gruppo, il cuore, la determinazione e quello che era rimasto inespresso fino a quel momento. Meritano i complimenti le ragazze, il patron Rossini che ci ha sempre creduto e quanti hanno lavorato per la crescita della società. Lo scudetto premia le scelte societarie che hanno puntato sulle giovani».

Ora qual’è l’obiettivo da raggiungere?

«Ci godiamo questo risultato storico ed emozionante, anche per me, visto che è il mio primo titolo tricolore, ma siamo decisi a continuare ad investire sulle giovani per il futuro. Del resto, molte delle ragazze che hanno vinto lo scudetto under 20 stanno facendo esperienza pure in A/1 ed A/2: con la prima squadra ci attenderà il finale di stagione regolare ed i playoff scudetto, nei quali puntiamo a ben figurare, migliorando il piazzamento dell’anno scorso».

Lo scudetto con Battipaglia, è stato conquistato qualche giorno dopo la nomina a tecnico della Nazionale under 20 femminile: sta vivendo dunque un periodo molto positivo?

«Sto ricevendo varie gratificazioni e questo mi fa indubbiamente molto piacere perché nulla è frutto del caso ma a monte, ci sono tanto impegno e lavoro. Sedere sulla panchina azzurra è un sogno che si realizza e regala sensazioni uniche. Voglio ringraziare il settore squadre nazionali, in particolare Andrea Capobianco ed il vice presidente Gaetano Laguardia, per la fiducia che hanno riposto nella mia persona. Grazie al presidente Rossini ed alla PB63Lady per avermi permesso in tutti questi anni di lavorare costantemente con le giovani e con il settore giovanile e pure a Nino Molino con il quale ho vissuto momenti fantastici e dal quale ho imparato molto in tanti anni di Nazionale vissuti al suo fianco».

Quali i propositi, sapendo che a luglio a Matosinhos, in Portogallo, ci sarà il suo debutto sulla panchina azzurra, da primo allenatore, agli Europei di categoria?

«Sono consapevole di dover fare ancora meglio di quello che faccio abitualmente. L’augurio è di poter fare bene con la Nazionale under 20, ma penso siano premature le previsioni. Bisogna fare un passo alla volta».