Il Città di Angri batte il Vico Equense e raggiunge la vetta

Decisivo un rigore siglato da Della Femina allo scadere I grigiorossi sono al comando insieme al Torrecuso

ANGRI. Col rigore del “cinese” si vola al primo posto, raggiungendo il Torrecuso, fermato a sorpresa dall’Eclanese sul pari. Attilio Della Femina, il cinese di Angri, spiazza dal dischetto Amodio ad un minuto dalla fine dei regolamentari, sotto la luce artificiale e su un campo che ha consentito pochissimo. Massima punizione concessa per intervento in ritardo su Galdi, bravo a creare problemi prima a Spasiano e poi a Caiazza. Il pari avrebbe meglio fotografato l’essenza della sfida. Ma la squadra di Criscuolo era in credito coi finali di partita da big match, avendo perso la settimana prima, proprio allo scadere, la possibilità di vincere fuori casa col Torrecuso. Il credito è stato riscosso, al termine di una battaglia da acqua e fango, dove il fioretto è andato subito in archivio assieme alla tattica, che in avvio presentava schieramenti allo specchio, entrambi col 4-2-3-1. Criscuolo piazzava a supporto di Montella la triade composta da Galdi, Amarante e Ferraioli. Invece Sorianiello metteva dietro al sianese Di Benedetto quella caratterizzata da De Simone, Martone e Venditto non avendo Romano (spettatore in tribuna). Emergevano però i signori della zona nevralgica. Per il Vico capitan Baldo Somma, ex Angri come Martone e Venditto, capace di giocare palloni interessanti anche su terreno impossibile. Per i padroni di casa, l’eclettico Rodio, bravo a correre e ad inserirsi negli spazi. Più occasioni per il Vico. Al 12’ Venditto allargava la conclusione sull’uscita di Inserra. Altro errore al 18’, stavolta di Rodio: innescato Di Benedetto, reattivo Inserra nell’opporsi. Lo stesso Rodio andava a portare pericolo dall’altra parte al 22’: testa imprecisa su corner. Qualche istante prima, ko Noviello e Sorianiello, assistito in panchina dal vice di lusso Sasà D’Angelo (ex stopper Nocerina), era stato costretto a buttare nella mischia il malconcio Imparato. Poco nella ripresa, col campo sempre più pesante e la stanchezza dei protagonisti. Criscuolo ricorre ad Angelo Somma, passando al 4-3-3. Ma è Baldo Somma a rendersi pericoloso due volte: al 39’ porgendo su punizione l’assist per il colpo di testa di Caiazza ed al 43’ tirando su Inserra. Poi il rigore e la svolta dal valore enorme. Tutti a far festa col “cinese“ per il ritrovato primato.

Marco Mattiello

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