«Il campionato è lungo Invertiremo la rotta»

L’allenatore: «Serve più cattiveria e confido nel recupero di alcuni giocatori Il presidente è venuto a parlarci nell’intervallo, non mi sento in discussione»

CHIETI. Doveva essere la prova del riscatto e invece il gruppo di Galderisi è incappato in una nuova, inaspettata e per certi aspetti ancor più amara, battuta d’arresto col Chieti. «Sconfitta pesante ma serve a farmi capire molte cose - ha affermato il trainer granata dopo il triplice fischio finale - Abbiamo tentato l’arrembaggio nella ripresa, dopo il gol segnato a inizio secondo tempo da Ginestra, poi il 3-1 ci ha tagliato le gambe definitivamente. Eravamo partiti bene ma siamo mancati negli ultimi metri, poi il fatto che loro commettessero spesso fallo ci ha rallentato un po’ nelle ripartenze. Nel momento in cui dovevamo pareggiare abbiamo preso i gol, avremmo dovuto iniziare il match con più cattiveria e lavoreremo anche su questo aspetto: nella testa di qualcuno forse non è ancora chiaro chi siamo e cosa rappresentiamo».

La Salernitana, una squadra sulla carta che può ammazzare il campionato, ma che si ritrova sul fondo della classifica con la difesa più perforata del girone dopo due turni. «Bisogna tirare le maniche su e riflettere - ha detto Galderisi - In certe fasi subiamo troppo gli avversari, dobbiamo gestire in maniera diversa alcuni episodi. Cosa fare ora? Occorre trovare la giusta quadratura e recuperare la condizione di alcuni giocatori. Voglio vedere gente che lavora, anche perché il campionato è lunghissimo e ci vuole davvero poco per invertire la rotta».

Galderisi, tuttavia, è già finito sul banco degli imputati. Risultati a parte, il web impazza di commenti di tifosi insoddisfatti per la qualità del gioco espressa dalla squadra. Ma se il pensiero degli internauti può lasciare il tempo che trova, discorso diverso va fatto con le idee di Claudio Lotito. Reduce da una strigliatina neanche tanto velata in diretta televisiva dopo il 2-3 contro L'Aquila, il co-patron granata non ha gradito prestazione e sconfitta di oggi. Subito in mano il cellulare al secondo gol del teatino De Sousa, poi una corsa negli spogliatoi nel corso dell'intervallo coi nervi a fior di pelle. Per non parlare del “tentativo” di abbandonare lo stadio sul 3-1, poi rientrato grazie alla mediazione di alcuni collaboratori. «Il presidente ci ha parlato nell'intervallo, è venuto ad esporre le sue idee ma io non mi sento in discussione. O meglio, lo sono sempre, essendo allenatore. Ma ho una voglia matta di tornare a lavorare sin da martedì e preparare la meglio la prossima gara, se c’è qualcosa che non va lo risolveremo. Del resto i risultati importanti vengono solo dopo aver beccato dei cazzotti in faccia, fu così ad Avellino dove, dopo un 5-2 a Ravenna, inanellammo un paio di vittorie consecutive». Gruppo turbato dagli screzi della settimana, la pressione che gioca brutti scherzi o la rosa ancora incompleta in alcuni reparti? La notte porterà consiglio per comprendere dove e come intervenire. «Ci sono ancora alcune cose da aggiustare ma nessuno ha la bacchetta magic», conclude Galderisi. (r.r.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA