Iannarilli, la rabbia dopo un’altra operazione

Staffetta con Radu in clinica, accompagnato da Luciani e Tuia. «Teramani, pulitevi la bocca...»

SALERNO. Iannarilli come Radu. Mentre il terzino della Lazio lasciava la clinica Paideia di Roma in seguito alla riduzione della frattura scomposta subita nella sfida alla Samp., il portiere della Salernitana raggiungeva la struttura sanitaria cui fa riferimento Lotito per affidarsi al dottor Cascone, chirurgo maxillo facciale. Il setto nasale gli è stato ricomposto e il decorso sarà di 15 giorni. Il portiere della Salernitana, però, potrebbe anche affrettare i tempi del rientro in campo. Se Radu, infatti, ha promesso ai tifosi laziali la propria presenza nel derby di Coppa Italia contro la Roma, ventiquattr’ore prima all’Arechi potrebbe esserci a maggior ragione anche il portiere granata, a difesa della Supercoppa. Iannarilli utilizzerà una mascherina protettiva e scalpita: più la cattiva sorte si accanisce e più lui reagisce, non si abbatte. Non a caso, Perrone (ieri è andato a trovarlo) aveva voluto formulargli un augurio speciale in sala stampa, a Teramo: «Antony ha una tempra forte, dopo l’asportazione della milza Iannarilli supererà anche questa disavventura». Alla “Paideia” il portiere era arrivato accompagnato dai familiari, Luciani e Tuia. Stato d’animo teso, rabbuiato. Non per l’operazione ma per i commenti circolati su internet e sulla sua professionalità. Più di qualcuno, sui forum grondanti veleno, aveva messo in discussione la lealtà sportiva del calciatore che s’è ribellato rispondendo attraverso il profilo facebook: “Prima di infangare il mio nome e quello della Salernitana pulitevi la bocca!”. Senza milza e col naso nuovo: quella di Iannarilli è davvero una stagione con la nuvoletta nera. Il portiere era rientrato in campo da due partite, dopo un lungo periodo di convalescenza che gli era servito a riprendersi dal delicato intervento di asportazione della milza subito a Lucca. A Teramo, però, ha pagato dazio ad un’altra uscita bassa, in tuffo sull’erba bagnata. Il ginocchio di Rinaldi, da poco entrato, ha picchiato contro il naso di Iannarilli e il portiere è rimasto a terra tramortito, perdendo sangue copiosamente. Adesso, però, il peggio è alle spalle. Il dottore Leo, medico sociale granata, ieri era a Salerno e s’è tenuto in contatto stretto con il portiere e i colleghi romani. Resta l’amarezza per gli sputi subiti dai tifosi del Teramo, al momento del trasferimento in ambulanza. «Altro che Daspo, quei tifosi dovrebbero arrestarli», ha detto Susini. (p. t.)