IL PERSONAGGIO

Iannarilli, giornata da ricordare «Grazie a tutti, emozione unica»

SALERNO. «Una giornata così non me la scorderò più». Antony Iannarilli stringe tra le mani la fascia di capitano «premio speciale di Perrone - racconta il portiere - ho provato un’emozione che capita...

SALERNO. «Una giornata così non me la scorderò più». Antony Iannarilli stringe tra le mani la fascia di capitano «premio speciale di Perrone - racconta il portiere - ho provato un’emozione che capita una volta nella vita». La mente vola al drammatico infortunio di Lucca: «Quando mi dissero che dovevano asportarmi la milza, pensai “ecco, sono al capolinea della mia carriera”. Grazie ai dottori ed ai fisioterapisti sono riuscito in due mesi e mezzo a rimettermi in carreggiata. Poi mi sono impegnato, ho sgobbato, ce l’ho messa tutta, speravo nella convocazione per l’ultima sfida casalinga della Salernitana e Perrone ha voluto ripagare i miei sacrifici. È la fine di un incubo, l’inizio della normalità, una normalità speciale per me». In sala stampa, “Ianna” chiede di raccontargli il gol di Gustavo: «È stato bello? Ha tirato nell’angolo a destra oppure a sinistra? Ha spiazzato il portiere? - incalza il numero della Salernitana - ero sotto la curva Nord, mi sono girato di spalle, non ho voluto vedere l’esecuzione del calcio di rigore».

La sua parata nel finale, invece, vale quanto un gol: «Ho respinto d’istinto, mi h fatto piacere aver blindato un risultato storico perché è la nostra ventesima vittoria, abbiamo fatto meglio di ogni squadra granata nell’era dei tre punti. Adesso spero di difendere la maglia di titolare fino alla fine, vorrei giocare anche a Teramo e in Supercoppa, se Perrone me ne darà l’opportunità». Il futuro cosa riserverà al giovane estremo difensore granata? «Il contratto ce l’ho e se non mi cacciano resto a Salerno - credo che anche mister Perrone meriti il rinnovo: all’inizio è stato criticato ma vince da due anni e credo abbia meritato la riconferma». Infine un flash sulla vicenda Mounard: «L’abbiamo saputo venerdì, gli abbiamo fatto i complimenti, ha fatto bene a denunciare. Poi abbiamo pensato soltanto alla partita ed a vincerla. Queste cose - queste voci - fanno male al calcio, però sinceramente non mi fanno né caldo né freddo, non mi hanno turbato. C’è gente che millanta solo conoscenze solo per il gusto di far male allo sport. Se tutti fossero integerrimi come Mounard, nessuno farebbe breccia».

Adeleke, invece, ha fatto festa per la prima da titolare all’Arechi ringraziando «Dio che mi dà la fede e la forza. Ringrazio anche il team manager Ronca che mi è stato vicino e mi ha spronato a non mollare nei momenti di difficoltà. Ho dimostrato ai tifosi di poter meritare questa squadra. Voglio arrivare ad alti livelli e spero di farlo con la maglia della Salernitana».