LE REAZIONI

I parroci scelgono il silenzio E il club aspetta gli sviluppi

SALERNO. La Salernitana non ha inteso replicare alla notizia della rinuncia della parrocchia di Mariconda ad assistere in nutrita delegazione al match del 21 aprile, allo stadio Arechi, per motivi di...

SALERNO. La Salernitana non ha inteso replicare alla notizia della rinuncia della parrocchia di Mariconda ad assistere in nutrita delegazione al match del 21 aprile, allo stadio Arechi, per motivi di ordine pubblico. Il club granata non ha lasciato trapelare disappunto né dispiacere. Semplicemente un “sì, l’abbiamo letto, l’abbiamo saputo”. Lo spiffero circa la possibilità di ospitare cinquecento giovani in tribuna era circolato giorni fa nei corridoi dello stadio Arechi, rimbalzato direttamente da Formello, cioè dal quartier generale della Lazio che sovrintendeva all’organizzazione della ospitata.

Il patron della Salernitana Claudio Lotito aveva apprezzato il dinamismo della parrocchia già l’anno scorso, nel suo primo giorno salernitano. Era domenica mattina e cercava una chiesa per ascoltare la messa. Fece prima tappa al Parco Arbostella ma la celebrazione eucaristica volgeva già al termine e gli indicarono la chiesa “Maria Santissima del Rosario di Pompei”. Non avvezzo ai nomi e alle località, il patron esclamò: «Niente meno devo arrivare a Pompei? Non ce n’è una più vicina».

Poi gli spiegarono che avrebbe dovuto raggiungere Mariconda ma quando arrivò in chiesa, accompagnato dalla scorta, era in corso un matrimonio. Passando regolarmente al botteghino, i ragazzi dell’oratorio, dei gruppi e dei movimenti avrebbero dovuto accomodarsi in tribuna azzurra, lato curva Sud. Fatta rassegna stampa, dopo aver appreso della rinuncia, la Salernitana ha pensato che ci sarà una prossima occasione per far festa: se don Angelo Barra e don Natale Scarpitta (anche loro in silenzio) ci hanno ripensato... amen.