I migliori cavalieri al parco del Mercatello

SALERNO. Da oggi a domenica il parco del Mercatello ospiterà il tradizionale appuntamento con il Concorso Ippico di salto ad ostacoli A6 “Città di Salerno”, organizzato dal Centro Ippico Castelrovere, con la collaborazione dell’amministrazione comunale.

Nel corso della tre giorni si assegneranno il 9°Gran Premio Città di Salerno, l'11° Memorial “Pierluigi Schiavone” ed il 3° Premio Ept Salerno. Ieri, presso la sala giunta del comune di Salerno sono stati illustrati i dettagli della kermesse. Presenti tra gli altri Giovanni Mastrovito, presidente del comitato organizzatore, Marco Petillo consigliere comunale con delega allo sport, Roberto Schiavone, presidente dell’Humanitas, l’assessore comunale al turismo Vincenzo Maraio ed il consigliere comunale Bernabò.

«Sono ormai più di 14 anni che si svolge il concorso ippico, anche più volte all'anno e così siamo giunti alla venticinquesima edizione - ha sottolineato Giovanni Mastrovito - ed è per noi una grande soddisfazione che per la prima volta c'è addirittura una lista d'attesa, dato il numero delle adesioni. Significa che i sacrifici sostenuti in primis dalla famiglia Zoccola stanno dando i loro frutti. Il livello tecnico del concorso è elevato, è come la serie A del calcio e gareggeranno cavalieri di valore come Tucci, Paolo De Colle, Paolo Garofalo, il colombiano Andres Penalosa ed il salernitano Emanuele Zoccola».

«Ricordo il concorso ippico su via Allende, ma so che prima si svolgeva al Vestuti - ha dichiarato il consigliere Petillo - Salerno vanta una notevole tradizione equestre ed è motivo di orgoglio per noi amministratori che si rinnovi negli anni. La manifestazione negli anni è andata sempre crescendo d’importanza anche per il livello dei cavalieri presenti in gara»

Roberto Schiavone, papà del compianto Pierluigi, soccorritore dell'Humanitas, prematuramente scomparso nel 2007, ha invitato «i genitori a portare i propri figli al parco del Mercatello, per far loro assistere ad un evento spettacolare e coinvolgente».

Donatella Ferrigno

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