Higuain ha l’influenza Il “Pipita” resta a Napoli

Il fuoriclasse argentino non risponderà alla convocazione del ct Martino Marotta, ad della Juve: «Ho sentito dieci volte De Laurentiis, volevo Hamsik»

NAPOLI. Gonzalo Higuain non risponderà alla convocazione della nazionale argentina a causa dell'influenza. Lo ha comunicato il Napoli spiegando che l'attaccante è bloccato a casa con la febbre. Higuain era stato convocato dal ct Martino per i due match amichevoli a Houston, contro la Bolivia del 4 settembre, e contro il Messico dell'8 settembre. Una volta guarito, Higuain potrà quindi essere a disposizione del tecnico azzurro Sarri.

Intanto, qualche delusione il mercato della Juventus l'ha pur data, anche se Beppe Marotta, tracciando il bilancio delle operazioni, ostenta soddisfazione: «Tutti gli obiettivi - dice l'amministratore delegato bianconero - sono stati centrati, abbiamo costruito un gruppo vincente». I rimpianti si chiamano Draxler e Hamsik. «Con lo Schalke non si sapeva con chi dialogare - spiega Marotta - eppure noi siamo abituati a trattare con tutti. Ecco, sono rimasto deluso perché in quel club tedesco non ho trovato interlocutori, ma a ben pensarci Draxler è del '93, abbiamo già tanto giovani in squadra e solo con i giovani non si vince subito».

Il disappunto per il mancato arrivo di Hamsik sembra più forte: «Faceva al caso nostro, anche perché da anni gioca nel campionato italiano e questo è un aspetto molto importante. Con De Laurentiis ci siamo sentiti almeno dieci volte...». L’affare, però, non è andato in porto e la Juve ha dovuto virare su Hernanes, un “usato sicuro”, frequentatore di lunga data della serie A. Il dopo Pirlo-Tevez è cominciato con un flop di risultati. «Non voglio alimentare la cultura dell’alibi, ma mettere in calendario alla seconda giornata Roma-Juve non ha senso, invito la Lega a tenerne conto. E noi abbiamo avuto una preparazione estiva particolare, tra il rientro ritardato dei tanti nazionali e la necessità di essere pronti per la Supercoppa l’8 agosto a Shangai. Onore alla Roma - continua Marotta - ed è giusta l'euforia intorno ai giallorossi, ma la Juve recupererà».

L’a.d. bianconero, tuttavia, non si nasconde che mettersi in carreggiata non sarà facile: «Gli altri anni le novità erano limitate a 2-3, quest'anno abbiamo cambiato moltissimo. Non ci sono più Tevez e Pirlo, due giocatori che davano sicurezze e che è difficile sostituire. Le certezze vanno ritrovate attraverso la compattezza di squadra». Tra i volti nuovi Hernanes, ex nerazzurro: «È vero - riconosce il brasiliano - che quando arrivai all’Inter dissi che l’avevo scelta perché era l’unico club mai andato in serie B. Acqua passata, adesso sono alla Juve, mi sento sorpreso perché è successo tutto all'improvviso, ma sopratutto sono contento: qui c’è l’abitudine a vincere sempre e continueremo a farlo».