Hamsik: «Questi atti? Disagio per la città»

La Questura è al lavoro dopo la rapina subita domenica pomeriggio da Marek Hamsik. Si cerca di capire se dietro al gesto ci sia premeditazione, ipotesi al momento esclusa dal Questore, Luigi Merolla:...

La Questura è al lavoro dopo la rapina subita domenica pomeriggio da Marek Hamsik. Si cerca di capire se dietro al gesto ci sia premeditazione, ipotesi al momento esclusa dal Questore, Luigi Merolla: “Dirlo adesso – ha spiegato ai microfoni di radio Marte – è pura dietrologia. Ovviamente stiamo verificando tutte le possibilità”. C’è una circostanza diversa rispetto alle altre rapine subite dai campioni azzurri: Hamsik era perfettamente riconoscibile all’interno dell’auto. Non indossava cappellini e aveva la tuta del Napoli perché aveva lasciato in fretta e furia perché la moglie stava atterrando a Capodichino. La dinamica è abbastanza chiara: i tre erano su uno scooter 50 con il volto coperto da sciarpe azzurre, hanno rotto il finestrino dell’auto intimando ad Hamsik di consegnare un Rolex di oro bianco del valore di 25mila euro. Il giocatore era visibilmente infuriato dopo l’accaduto anche perché si tratta del terzo episodio che coinvolge lui e la sua famiglia. Il primo risale al 2008. Era in auto all’uscita della Galleria Laziale e con il trucco dello specchietto, i ladri gli rubarono un Rolex Daytona e un borsello contentente 800 euro. Poi è toccato alla sua compagna, Martina Franova: le fu rapinato il Suv, mentre era a Licola che poi fu ritrovato grazie all’antifurto satellitare. Hamsik ieri era regolarmente a Castel Volturno. L’umore è leggermente migliorato. La reazione è affidata al suo sito internet: «Sono dispiaciuto per quanto accaduto – ha precisato – è la terza volta che capita da quando sono nel club azzurro. Sto bene e posso dire che persone così esistono ovunque. Ovviamente rappresentano un disagio per la città di Napoli».