IL PERSONAGGIO

Gustavo vince il duello con Guazzo

Il brasiliano è lo stakanovista del gruppo insieme a Iannarilli

SALERNO. Gustavo ha il lampo, la giocata, la duttilità. «Dà la profondità, può giocare centrale e defilato. Si sacrifica, sa fare anche la zanzara», ha più volte detto Perrone che nel paragone ha scomodato Hamisk. Suona strano affermare che a 21 anni un calciatore diventi già indispensabile per gli equilibri di una squadra, eppure i tabellini lo dimostrano: Gustavo è lo stakanovista, secondo per minutaggio solo a Iannarilli che fa il portiere. Perrone ha ragionato sui pro e i contro di un attacco a due punte: se, come pare, opterà per Ginestra e un solo partner, Gustavo al fotofinish scavalcherebbe Guazzo. La ragione è anche tattica: il paulista è estroso per dna ma dispone pure di caratteristiche da prima punta, ha piede caldissimo, ha fiato per agganciarsi alla mediana, insomma conserva lo stesso passo degli svelti e pericolosi esterni dell’Aprilia. Il sorpasso ai danni di Guazzo si consumerebbe al fotofinish, per buona pace dell’attaccante ex Taranto che avrebbe comunque chance di staffetta. A guardar bene nelle esercitazioni settimanali Perrone ha sempre simulato due atteggiamenti tattici: il 3-5-2 e il 4-3-3. Nel secondo modulo, Gustavo ha guidato da attaccante centrale. Era una prova - superata - da stoccatore.