Gustavo-Salernitana, insieme per il tris

Il brasiliano è al suo terzo anno. Anche stavolta s’è conquistato un posto da titolare per centrare un’altra promozione

SALERNO. Il primo ad essere messo in discussione, l’ultimo ad essere sostituito nella gara d’esordio coil Lecce. Un po’ la storia di sempre per Gustavo, al terzo anno di militanza in granata. Ogni estate finisce sulla lista dei partenti, ogni mese di settembre si ritrova poi una maglia da titolare cucita addosso. Perché ad uno come lui è davvero difficile rinunciare. L’aveva capito fin dal principio Carlo Perrone quando ebbe il coraggio di lanciare il brasiliano nella mischia nella stagione del rilancio, quella da non fallire a tutti i costi. Lì davanti governava Biancolino, ma la tarantola di San Paolo riuscì a ritagliarsi i suoi spazi, ad essere utilizzato con costanza dentro un reparto offensivo atomico. E non per il semplice fatto che fosse un under. L’ha confermato, infatti, una volta staccato il pass tra i professionisti. Con Galderisi non aveva legato particolarmente ed all’inizio della passata stagione sembrava destinato a cambiare aria. Invece, con l’esonero di Nanu ed il ritorno di Perrone, Gustavo ritrovò i galloni del leader, del titolare, dell’uomo ovunque. Eppure, nella Salernitana dei record, che ha strapazzato il campionato di Seconda divisione, ha dovuto convivere coi vari Guazzo, Ginestra e Mounard. Gente di spessore notevolissimo. Gustavo, però, non hai sofferto la competizione, al contrario l’ha utilizzata come stimolo ulteriore per dimostrare tutto il suo valore. Repertorio completo, fatto di driblling, giocate rapide, capacità di dialogo, rifornimenti e pure gol. Quattro il primo anno, sei al secondo in maglia granata. Fanno dieci in totale ed è facile immaginare che presto arriverà la lode. Perché Gustavo, pure quest’anno partito in sordina, è subito diventato punto di riferimento per Sanderra. Lì davanti la Salernitana ha investito tantissimo, adeguando il contratto di Guazzo, confermando il super bomber Ginestra, pescando perfino il jolly Pasqualino Foggia e trattenendo uno come Mounard, che ha sempre fatto la differenza in Prima divisione. Gustavo, di conseguenza, ha trascorso tutta un’estate in un vortice di voci ed indiscrezioni. Lo voleva la Paganese di Maurizi, aveva ricevuto qualche interessante proposta anche dalla serie B. Ma più s’è fatto intenso il rapporto di conoscenza col gruppo, più Sanderra ha capito che del piccolo talento brasiliano - appena ventiduenne - non poteva proprio farne a meno. Per qualità e pure per duttilità. Qualunque sia il modulo, qualsiasi sia la posizione, Gustavo non ha problemi: può fare il trequartista, la seconda punta o l’esterno. Non a caso, nella domenica dei grandi sogni, al debutto contro la corazzata Lecce, Sanderra gli ha dato fiducia ed ha avuto ragione. Perché Gustavo, partendo da sinistra nel 4-3-3 di partenza, ha dato sprint alla squadra, ossigeno all’attacco, sfoghi preziosi al cobra Ginestra. E quando è uscito per far posto al colosso Guazzo s’è beccato un mare di applausi. Tutto l’Arechi ad applaudire quel ragazzo arrivato dal nulla nell’estate del 2011 e silenziosamente capace di prendersi la scena. Dalla D ai sogni di B. Sempre con Gustavo nel motore d’attacco: forte per tutte le stagioni, per tutte le categorie.

Filippo Zenna

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